27/01/2010, 00.00
SRI LANKA
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Sri Lanka: Rajapaksa è il nuovo presidente, Fonseka promette battaglia

di Melani Manel Perera
Ha conquistato il 57,9% dei voti, contro il 40,1% dell’ex capo dell’esercito. Il generale Fonseka denuncia brogli e chiede l’annullamento del voto. Egli resta barricato nell’hotel e teme per la propria vita. L’esercito governativo pronto a intervenire per catturare 400 disertori. Due morti nel centro del Paese negli scontri fra opposte fazioni.
Colombo (AsiaNews) – Mahinda Rajapaksa è il nuovo presidente dello Sri Lanka. La conferma ufficiale arriva dalla Commissione elettorale, che attribuisce al capo di Stato uscente il 57% dei voti. Il generale Sarath Fonseka, intanto, denuncia brogli, respinge il risultato e promette battaglia legale. Egli è ancora asserragliato all’interno del Cinnamon Grand Lake Hotel, a Colombo, sorvegliato a vista dai reparti dell’esercito governativo.
 
Il neo-presidente Rajapaksa ha visitato il segretariato della Commissione elettorale a Rajagiriya, area commerciale e residenziale della capitale, ma non ha tenuto un discorso ufficiale. Egli ha solo risposto ad alcune domande di un giornalista presente sul posto, al quale ha spiegato che da oggi è il presidente di chi lo ha votato e anche di chi non lo ha scelto. Rajapaksa avrebbe anche aggiunto che la legge è uguale per tutti nel Paese.
 
I dati ufficiali forniti dalla Commissione indicano che Mahinda Rajapaksa ha ottenuto 5.927.717 voti, pari al 57,9% del totale. Lo sfidante Sarath Fonseka ha conquistato 4.110.176 preferenze, pari al 40,1%. Una vittoria netta, stando ai dati ufficiali, con uno scarto di 1.817.541 voti. Tutti i candidati alla presidenza si sono riuniti nella sede del pannello elettorale, ad eccezione del generale Fonseka che è ancora asserragliato all’interno dell’hotel, circondato dai reparti dell’esercito governativo.
 
In un primo momento si era parlato di un mandato di cattura per lo sfidante; la notizia è stata successivamente smentita. Un portavoce governativo aggiunge che non vi è l’intenzione di arrestare l’ex capo dell’esercito, ma i militari sono alla ricerca di un gruppo di disertori richiusi al Cinnamon Grand Lake Hotel. Fonti militari sottolineano che il dispiegamento delle truppe è una “misura protettiva”, perché all’interno della struttura vi sarebbero circa 400 disertori che vanno arrestati. Una affermazione smentita con fermezza dai leader dell’opposizione.
 
Intanto il generale Fonseka lancia accuse di brogli, chiede l’annullamento del voto e annuncia battaglia legale. Egli ha scritto alla Commissione elettorale indicando le ragioni per le quali il voto sarebbe da annullare, tra cui un uso dei media a fini di propaganda elettorale da parte di Rajapaksa. L’ex comandante dell’esercito resta barricato nell’hotel perché teme per la propria vita e chiede adeguate protezioni personali.
 
A Nawalapitiya, città nel centro dello Sri Lanka, sono morti un monaco buddista e un altro uomo in seguito a scontri divampati fra le opposte fazioni. La polizia ha imposto il coprifuoco nelle aree di Nawalapitiya, Kurunduwatta e Gampola. Una situazione di tensione già denunciata durante la campagna elettorale da un gruppo di osservatori indipendenti, fomentata dallo schieramento vicino al presidente Rajapaksa. Egli avrebbe inoltre abusato delle risorse pubbliche e dei media di Stato – in particolare le tv – che hanno seguito passo dopo passo la sua campagna elettorale.
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