06/07/2020, 08.51
IRAN
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Teheran ammette ‘danni significativi’ al sito nucleare sotterraneo di Natanz

L’incidente è avvenuto a metà della scorsa settimana e potrebbe rallentare lo sviluppo di centrifughe avanzate per l’arricchimento dell’uranio. Per le autorità di Teheran identificata la causa del rogo, ma viene mantenuta segreta. Ministro Difesa israeliano: Israele non è sempre responsabile degli incidenti che avvengono in Iran.

Teheran (AsiaNews/Agenzie) - L’incendio al sito nucleare sotterraneo di Natanz, avvenuto a metà della scorsa settimana, ha causato “danni significativi” che rischiano di rallentare lo sviluppo di centrifughe avanzate per l’arricchimento dell’uranio. È quanto ha annunciato il portavoce dell’organismo iraniano per l’energia atomica, secondo cui sarebbe stata identificata la causa alla base del rogo, anche se essa viene - al momento - mantenuta segreta. 

Le fiamme hanno investito un laboratorio per l’assemblaggio delle centrifughe; secondo gli esperti, dietro l’incidente vi potrebbe essere un cyber-sabotaggio e il macchinario distrutto potrebbe essere rimpiazzato da un equipaggiamento ancora più avanzato. Le centrifughe sono essenziali per la produzione di uranio arricchito, che può essere utilizzato sia per la produzione di energia nucleare che per la realizzazione di testate atomiche. 

Behrouz Kamalvandi, portavoce dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, ha sottolineato ieri che “per motivi di sicurezza” non saranno diffuse le cause alla base dell’incendio. L’incidente, aggiunge, ha “causato danni significativi, ma non vi sono” vittime né feriti. L’episodio non rappresenta un caso isolato in Iran, perché la scorsa settimana si sono verificati diversi incidenti - fra roghi ed esplosioni - in alcuni centri del Paese. 

“L’incidente - aggiunge Kamalvandi - potrebbe rallentare lo sviluppo e la produzione di centrifughe avanzate nel medio termine. l’Iran rimpiazzerà l’edificio danneggiato con un altro ancora più grande, che avrà equipaggiamenti ancora più avanzati”. Secondo fonti ufficiali iraniane, rilanciate dalla Reuters, l’incendio sarebbe il risultato di un attacco esterno, senza fornire ulteriori dettagli. 

Sei giorni prima dell’incidente a Natanz, un’altra esplosione aveva investito il complesso militare di Parchin, nei pressi di Teheran. Per i diplomatici occidentali, oltre 10 anni fa il luogo è stato teatro di test nucleari con l’esplosione di testate atomiche. In merito agli incidenti, l’agenzia ufficiale iraniana Iran aveva avanzato l’ipotesi di atti di sabotaggio da parte di “nemici” esterni come Israele o Stati Uniti, pur non accusandoli in modo diretto. 

In passato Israele ha attaccato e colpito a più riprese obiettivi iraniani in Siria, Libano e anche all’interno degli stessi confini della Repubblica islamica. Tuttavia, in queste ore il ministro israeliano della Difesa Benny Gantz prende le distanze dal fatto, sottolineando che “non necessariamente” vi è Israele dietro ogni incidente misterioso che avviene nella Repubblica islamica. 

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