06/04/2012, 00.00
COREA
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Vescovi coreani: La Pasqua accenda la luce di Cristo sulla società divisa e malata di materialismo

di Theresa Kim Hwa-young
Materialismo, egoismo e autismo sociale sono i mali che affliggono la popolazione coreana. Mai come oggi, scrivono i presuli, “c’è tanto benessere. Ma questo a cosa ci ha portato? A distruggere l’armonia umana e quella con la natura”. Un appello anche in occasione delle prossime elezioni: “Scegliete con saggezza coloro che vogliono lavorare per il popolo”.

Seoul (AsiaNews) - La luce di Cristo che risorge dalla morte "è il miglior dono che i fedeli possono fare alla società in cui vivono. La Pasqua ci aiuti tutti a ritrovare l'armonia fra di noi e l'armonia fra l'uomo e la natura: tutti i nostri problemi - compresi quelli politici - possono risolversi seguendo l'esempio del nostro Salvatore". È il senso del messaggio che i vescovi coreani hanno inviato alle proprie diocesi in occasione delle festività pasquali.

Il cardinale Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul, scrive: "La nostra società vive problemi di comunicazione e di coesistenza fra esseri umani. Oggi l'umanità sperimenta un'affluenza di beni materiali che non ha precedenti, ma l'ombra dell'egoismo e della prepotenza si nascondono dietro tutto questo. La polarizzazione del benessere è divenuta sempre più seria, e il sistema dei media tecnologici fa sentire le persone alienate e isolate come mai prima d'ora".

Secondo il porporato "l'unità della vita è possibile quando accettiamo le differenze che distinguono ognuno di noi e decidiamo di vivere tutti insieme in maniera pacifica. Dobbiamo rispettare chi la pensa in maniera diversa dalla nostra in tutte le questioni, siano politiche, sociali o religiose". Infine, un riferimento alle elezioni generali dell'11 aprile: "Dobbiamo pensare in maniera razionale e meditare sua quale sia la scelta migliore per il futuro della nazione e la felicità della popolazione".

L'arcivescovo di Kwangju, mons. Igino Kim, sottolinea però "la speranza che Gesù ha portato a noi attraverso la sua vittoria sulla morte". In Corea, spiega il presule, "ci sono molti problemi collegati ai lavoratori immigrati, alle famiglie multiculturali, agli esuli dalla Corea del Nord e alle vittime delle violenze scolastiche. Ma Cristo, risorto dalla morte, vuole che tutte le creature tornino alla propria natura originale e alla vita".

Questa speranza "è messa a dura prova dall'avidità eccessiva degli uomini, che ha portato alla distruzione dell'armonia ecologica e dello sviluppo. Così come la corsa al nucleare, che ci fa prevedere devastanti catastrofi per il futuro. È per questo che dovete pregare, tutti, per ritrovare l'armonia con la natura e riportare in auge il piano del nostro Dio, creatore dell'universo".

Per il vescovo di Chuncheon, mons. Luca Kim, "è proprio la luce del Cristo che risorge dalla morte che va accesa nella società che ci circonda". Il presule torna poi sulle elezioni, e chiede di "scegliere chi è pronto a servire il popolo, non chi vuole governare sul popolo. Ricordiamoci delle elezioni del passato, condotte con emozione e pregiudizio: hanno portato infelicità e sofferenze a tutti noi". 

 

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