08/06/2004, 00.00
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Vescovi: "Le scuole cattoliche, luoghi di dialogo interreligioso"

Isabela (AsiaNews) - La Conferenza dei vescovi e degli ulema (i dottori coranici) ogni anno tiene la "Settimana per la pace a Mindanao".  Quest'anno, l'evento  - a cui sono invitati giovani cristiani e musulmani - si terrà dal 25 novembre al 1 dicembre e avrà come tema "Una famiglia riconciliata, fonte di riconciliazione". Per le altre diocesi, vicariati e prelature nell'area di Mindanao, le attività per i giovani sono gestite dalle scuole cattoliche. Il dialogo tra cristiani e musulmani è una delle priorità dei vescovi filippini, soprattutto a Mindanao. È un processo lungo che vescovi, clero e religiosi hanno intrapreso da anni, un percorso necessario per la pace nel sud delle Filippine.

Questo è il caso dell'isola di Basilan, vicino a Mindanao, dove più del 70% della popolazione è musulmana e il 27% cattolica (il 3% appartiene ad altre denominazioni cristiane).

"Il dialogo islamo-cristiano è molto importante a Basilan, soprattutto perchè alcuni leader musulmani del luogo vogliono cacciare i cristiani dall'isola", ha detto mons. Martin Jumoad. Basilan è anche la patria del temuto gruppo di Abu Sayyaf, un'organizzazione islamica armata fondamentalista e terrorista che chiede l'indipendenza e la creazione di uno stato sul modello iraniano. "Questa è la ragione per cui dall'inizio della prelatura, la principale preoccupazione del primo vescovo di Basilan (il clarettiano mons. Jose Ma Querexeta) quando è stato nominato nel 1963 era stabilire i luoghi in cui i musulmani e i cristiani si sarebbero potuti incontrare". Sono stati preposti a questo 5 scuole cattoliche e un asilo, fondati dai missionari clarettiani presenti sull'isola.

Ma anche per mons. Querexeta, scomparso nel 1997, mantenere le scuole clarettiane di Basilan è stato difficile. Gli studenti erano in massima parte bambini di famiglie povere che con grandi difficoltà potevano permettersi le spese per un'istruzione di qualità. Per questo, il vescovo è dovuto andare al suo paese natale a chiedere donazioni agli amici.

Mons. Querexeta parlava spesso a mons. Jumoad, allora giovane seminarista, delle sue difficoltà nel procurarsi fondi per la scuola: "Mi ha raccontato che quando è andato a Roma, ha chiesto aiuto ma non ne ha trovato".

La scuola clarettiana nella città principale di Isabela è una delle istituzioni più importanti della prelatura, "perché è a scuola che i bambini hanno una possibilità di dialogo inter-religioso", ha detto mons. Jumoad. "Speriamo che quando questi bambini saranno adulti, il dialogo continuerà e porterà la pace a Basilan".

In aggiunta alle preoccupazioni del vescovo, ad agosto 2003 metà della scuola, compresa la biblioteca, è stata incendiata. "La scuola [1.800 iscritti] è importante per le relazioni armoniose dei bambini e dei giovani, sia musulmani sia cristiani", ha fatto notare il vescovo.

Tuttavia, il vescovo ha aggiunto: "A causa delle limitate risorse finanziarie della prelatura, non possiamo ricostruire la scuola". (S.E.)

  

 

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