A Shanghai l'ordinazione 'blindata' del vescovo ausiliare Wu Jianlin
Come preannunciato da AsiaNews, questa mattina si è svolta la cerimonia per il presule fatto eleggere dal vescovo Shen Bin durante la Sede vacante in Vaticano. Leone XIV ha approvato la nomina ad agosto ai sensi dell'Accordo. Pur recluso nel seminario di Sheshan dal 2012, l'altro vescovo ausiliare Ma Daqin ha voluto inviare via social un messaggio di unità alla Chiesa di Shanghai citando il grande 'patriarca' Xu Guangqi.
Milano (AsiaNews/Agenzie) - Si è svolta questa mattina a Shanghai nella cattedrale di Xujiahui l’ordinazione del vescovo ausiliare Ignazio Wu Jianlin. Come anticipavamo già qualche giorno fa su AsiaNews, si tratta del presule eletto dal clero di Shanghai il 28 aprile scorso - nel periodo della Sede vacante dopo la morte di papa Francesco. La Sala stampa vaticana ha reso noto oggi che papa Leone XIV l’11 agosto scorso ha approvato questa “candidatura nel quadro dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese”. E si tratta di una nomina di peso, fortemente voluta da mons. Shen Bin, il presule che le autorità di Pechino trasferirono unilateralmente a Shanghai nell’aprile 2023, con un gesto poi sanato - solo tre mesi dopo e in nome dell’unità della Chiesa in Cina - da papa Francesco.
Accanto a mons. Shen Bin - che è il presidente del Consiglio dei vescovi cinesi (l’organo collegiale non ufficialmente riconosciuto dalla Santa Sede) - a concelebrare la cerimonia di ordinazione sono stati il vescovo Yang Yongqiang della diocesi di Hangzhou, il vescovo di Nanchang Li Suguang e il vescovo Xu Honggen della diocesi di Suzhou. “P. Yang Yu - recita lo scarno comunicato del sito ufficiale dell’Associazione patriottica – ha dato lettura della ratifica dell’elezione da parte del Consiglio dei vescovi cinesi e circa 600 persone, tra cui preti, religiosi, suore e rappresentanti della diocesi di Shanghai, hanno preso parte alla cerimonia”.
Nulla altro è dato di sapere: nessun accenno a parole pronunciate da Shen Bin o dal nuovo vescovo ausiliare Wu Jianlin. Fonti locali raccontano anche di controlli molto rigidi sull’ingresso nella cattedrale, comprendenti la richiesta di consegnare tutti i telefoni.
Di certo si sa che tra i concelebranti non c’era mons. Taddeo Ma Daqin, l’altro vescovo ausiliare oggi cinquantasettenne, che al momento della sua consacrazione il 7 luglio 2012 - avvenuta già allora con il consenso della Santa Sede - annunciò le sue dimissioni dall’Associazione patriottica per concentrarsi sul suo ministero pastorale. Da allora è tenuto in isolamento nel seminario di Sheshan, anche se mantiene un suo profilo su WeChat sul quale pubblica ogni tanto riflessioni spirituali. Nel frattempo p. Wu Jianlin, che è nativo del distretto di Chongming e oggi ha 55 anni, era già diventato il vero amministratore della diocesi dopo la morte nel 2013 di mons. Aloisius Jin Luxian.
Proprio per questa situazione pesantemente influenzata dalla volontà del Partito comunista cinese, molti fedeli di Shanghai guardano con tristezza all’ordinazione episcopale avvenuta oggi. Ma va segnalato che proprio mons. Ma Daqin – pur nella sua condizione, che non può certo essere considerata di piena libertà – ha voluto mandare oggi un significativo messaggio di unità alla Chiesa di Shanghai.
Attraverso il suo profilo WeChat ha rivolto infatti un messaggio di auguri al suo confratello: “Sono lieto di apprendere - scrive - che il vescovo Shen Bin ha ordinato stamattina p. Wu Jianlin come vescovo ausiliare. Credo fermamente che, con questo valido collaboratore, il vescovo Shen sarà in grado di guidare le varie opere della Chiesa cattolica di Shanghai verso un sempre maggiore sviluppo, per una gloria ancor più grande del Signore. Sono certo che il nuovo vescovo, con spirito rinnovato, saprà servire noi fedeli con impegno e dedizione”.
Mons. Ma Daqin chiude significativamente il suo messaggio con due citazioni che rimandano alla secolare storia del cattolicesimo a Shanghai: “Il sacerdote Wu Yushan (il primo prete gesuita cinese, ordinato nel 1688 ndr) una volta scrisse in una poesia: ‘Possa egli essere un buon pastore in salute per molti anni, al mattino verso sud-est, alla sera verso nord-ovest’. Questo riflette pienamente l’ideale del buon pastore e la sollecitudine della fede”. Il vescovo impossibilitato dal 2012 ad esercitare il proprio ministero cita infine Xu Guangqi, il mandarino amico di Matteo Ricci che nel 1608 divenne il primo cattolico di Shanghai ed è considerato per questo il patriarca di questa Chiesa locale. “Con mani purificate - scrive Ma Daqin - ricopio con rispetto i primi versi dell’Inno dell’offerta del cuore scritto da Xu Guangqi: ‘Che la grazia del Signore abbondi su di noi e si estenda senza fine’”.
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