31/03/2023, 12.54
INDIAN MANDALA
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A causa di migrazioni e invecchiamento nei villaggi indiani restano gli over 60

Sembra un paradosso in un Paese dove il 47% della popolazione ha meno di 25 anni. Nelle aree rurali abita però il 70% degli anziani. Secondo le previsioni del governo il numero di cittadini senior passerà dai 138 milioni nel 2021 a 194 milioni in 10 anni. Molti continuano a lavorare nel settore agricolo o a dipendere dai figli, ma a volte di loro si prende cura anche la polizia.

Milano (AsiaNews) - Ogni minuto che passa, dalle 25 alle 30 persone in India migrano dalle aree rurali ai centri urbani, mentre a continuare a vivere nei villaggi sono soprattutto anziani con più di 60 anni che in molti casi vivono da soli e si occupano di agricoltura. In alcuni Stati si parla di vere e proprie città fantasma, come nel caso di Kumbanad, nel Kerala, dove su oltre 11mila abitazioni il 15% è chiuso perché i proprietari sono emigrati. Qui i bambini sono così pochi che gli insegnanti sono costretti ad andare a cercarli e pagare le famiglie di tasca propria affinché portino i figli a scuola.

Sembra un paradosso in un Paese dove il 47% della popolazione - di 1,4 miliardi - ha meno di 25 anni, ma la crescita demografica non è uguale in tutta l’India, con gli Stati del sud già alle prese con un progressivo l’invecchiamento della popolazione a causa del calo dei tassi di fertilità. A questo si aggiungono le migrazioni dei giovani verso i centri urbani e l’estero. I dati dell’ultimo censimento del 2011 parlavano di 450 milioni di persone emigrate all’interno del Paese: un numero che in oltre 10 anni, nonostante la pandemia da Covid-19, è molto probabile sia aumentato (dal 2001 al 2011 l’incremento di migranti interni era stato del 51%). Le previsioni delle Nazioni Unite affermano che 814 milioni di indiani, il 50% della popolazione, vivrà in centri urbani entro il 2050.

Di conseguenza nei villaggi restano soprattutto persone con più di 60 anni, età che in India di solito segna l’uscita dal mondo del lavoro, nonostante la diminuzione dei tassi di mortalità e l’allungamento della vita media. Secondo il rapporto più recente dell’Istituto nazionale di statistica sugli anziani in India pubblicato nel 2021, il numero di over 60 passerà da 138 milioni a 194 milioni nel 2031, con un aumento del 41% in 10 anni. Tra questi, i cittadini senior che vivono nei villaggi sono oltre il 73% della popolazione.

Gli Stati che ospitano il maggior numero di anziani sono il Kerala (20,9%), il Tamil Nadu (18,2%), l’Himachal Pradesh (17,1%), l’Andhra Pradesh (16,4%) e il Punjab (16,2%). 

Secondo altre indagini governative a vivere da soli nelle aree rurali sono il 4,4% degli anziani, con una forte differenza tra uomini (1,6%) e donne (7,2%). 

È stato inoltre rilevato che nei villaggi il 40% della popolazione over 60 contro il 26% di quella dei centri urbani continui a lavorare, dedicandosi soprattutto all’agricoltura. Una scelta dettata più per necessità che per scelta: solo il 28% degli anziani nelle aree rurali contro il 33% dei senior in città si dichiara economicamente indipendente, percentuale che scende rispettivamente al 25% in campagna e al 20% in città nel caso di dipendenza parziale. 

La percentuale di anziani del tutto dipendenti dalla famiglia a livello economico è invece uguale nei villaggi come nei centri urbani, con un dato al 47%. Di questi, la stragrande maggioranza ha raccontato di fare affidamento sui propri figli, gli stessi che per ottenere uno stipendio migliore spesso sono emigrati in città o all’estero.

Secondo Agewell Foundation in India ci sarebbero meno di 1.000 le case di riposo. A volte non sono prese in considerazione dalle famiglie per ragioni culturali, ma quelle attive hanno segnalato un aumento degli ingressi e liste di attesa lunghissime. In molti casi gli anziani preferiscono rivolgersi a centri diurni che offrono vari servizi, ma nei “villaggi fantasma”, dove la criminalità è bassa, è spesso la polizia a prendersi cura dei cittadini senior.

Gli agenti del villaggio di Kumbanad hanno raccontato alla Bbc di non ricordare quando sia avvenuto l’ultimo omicidio. I furti sono rari, ma ogni tanto si registra qualche truffa, ha spiegato l’ispettore capo di polizia Sajeesh Kumar V: “Altrimenti abbiamo a che fare principalmente con banali litigi tra i residenti”. Quasi quotidianamente fanno visita agli anziani per assicurarsi che stiano bene e in alcuni casi hanno regalato allarmi per allertare i vicini in caso di emergenza.

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