17/09/2025, 09.05
ASIA TODAY
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Afghanistan: i talebani tagliano l'accesso a internet

Le notizie di oggi: solo un comunicato comune senza la firma di un vero accordo sulla difesa tra Australia e Papua Nuova Guinea. Nelle Filippine alcuni influencer hanno dato vita a un nuovo gruppo contro la corruzione del governo. In Vietnam continuano gli investimenti stranieri dopo le riforme amministrative approvate dal governo. Gli USA fanno pressioni sulla Siria per firmare un'intesa con Israele.

AFGHANISTAN

I talebani hanno tagliato l’accesso a internet in almeno 10 province del Paese. A Kunduz, per esempio, le autorità sono entrate negli uffici di Afghan Telecom e hanno confiscato le apparecchiature. L'ufficio del governatore talebano ha confermato la sospensione, affermando che è stata eseguita su ordine della guida suprema Hibatullah Akhundzada per prevenire "attività immorali". Akhundzada ha inoltre ordinato al ministero delle telecomunicazioni di costringere le compagnie a fornire i dati degli utenti, tra cui chiamate e informazioni personali, all'agenzia di intelligence talebana.

COREA DEL SUD – CINA

Il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Hyun ha dichiarato che parlerà della partecipazione del presidente cinese Xi Jinping al Forum sulla cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC), che si terrà in Corea dal 31 ottobre, durante la una visita a Pechino prevista in questi giorni. Cho ha affermato che è importante che i vicini non si tirino indietro di fronte a conversazioni difficili su "questioni indesiderate", come quelle riguardo le strutture erette dalla Cina in un'area dell'oceano in cui le zone economiche esclusive dei due Paesi si sovrappongono. Pechino ha dichiarato che si tratta di strutture per la pesca.

AUSTRALIA – PAPUA NUOVA GUINEA

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha firmato oggi, a Port Moresby, un comunicato sulla difesa con il premier della Papua Nuova Guinea, James Marape, dopo che i colloqui per la firma di un trattato di difesa si sono arenati. In base al comunicato, i due Paesi hanno concordato il testo del trattato, che però verrà siglato solo dopo l’approvazione dei rispettivi governi. Si tratta della seconda battuta d'arresto nei rapporti dell'Australia con le isole del Pacifico questo mese: la scorsa settimana Albanese si era recato a Vanuatu, dove però non è riuscito a firmare un partenariato per la sicurezza da 326,5 milioni di dollari.

VIETNAM

La riforma amministrativa imposta dal governo guidato da To Lam, in base alla quale 63 città e province sono state ridotte a 34 unità, sta già mostrando alcuni effetti: Ho Chi Minh City ha attirato 6,8 miliardi di dollari di capitali esteri nei primi otto mesi del 2025, con un aumento del 58% su base annua, mentre la crescita per l’intero Paese è del 27%. In città Lego ha aperto una fabbrica di giocattoli da 1 miliardo di dollari, mentre il SAP, colosso dei software, ha annunciato l'intenzione di investire 150 milioni di dollari.

FILIPPINE

Alcuni influencer e personalità del mondo di internet delle Filippine hanno dato vita al gruppo “Creators Against Corruption” con lo scopo dichiarato di trasformare i social media in una piattaforma con cui combattere la corruzione del governo, sulla scia dell'hashtag #NepoBaby che ha portato alla caduta del governo in Nepal. Secondo i membri del gruppo, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la diffusione di un video di una recente udienza del Senato in cui si vedevano mazzette girare tra i legislatori.

SIRIA – ISRAELE

Secondo alcune fonti, gli Stati Uniti stanno facendo pressioni alla Siria affinché firmi un patto sulla sicurezza con Israele. Washington vorrebbe che venga raggiunto un livello di progresso tale da poter permettere al presidente Donald Trump di annunciare una svolta durante l’Assemblea generale delle Nazioni unite prevista alla fine del mese. Tuttavia anche l’annuncio di un accordo modesto sembra lontano secondo le fonti. Nel frattempo la Siria sta affrontando la peggior crisi di siccità degli ultimi decenni: i raccolti di grano si sono ridotti del 40%, in Paese dove circa il 90% della popolazione vive sotto la soglia di povertà.  

RUSSIA

La Banca centrale di Russia ha spiegato la lentezza della riduzione dei tassi di interesse, con la necessità di “far crescere ulteriormente i settori legati al consumo interno”, soprattutto nella produzione di articoli da lavorazione che invece è in continuo calo, in ambiti sempre più ampi al -5,7% complessivo, per cui le condizioni per il credito e gli investimenti peggiorano sempre.

GEORGIA

Si è tenuta in Georgia una grande manifestazione di protesta a partire dall’edificio centrale dell’università di Tbilisi fino al parlamento e alla piazza della Libertà, una delle più numerose degli ultimi mesi, organizzata dai partiti che boicottano le elezioni amministrative del prossimo 4 ottobre e chiedono la liberazione dei prigionieri politici, allo slogan “No al regime russo, difendiamo la libertà di ingresso in Europa”.

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