12/02/2007, 00.00
CINA
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Anno del Maiale: per rispetto all’Islam, la tv di Stato proibisce immagini di porcellini

L’ordine del governo centrale vuole evidenziare il rispetto per le minoranze. Ma anche frenare i contrasti con l’etnia Han e accattivarsi il favore dei Paesi islamici ricchi di petrolio. L’influenza dell’astrologia, che preannuncia rivolte e cadute di governi.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Fra una settimana il mondo cinese celebrerà il Nuovo Anno, sotto il segno zodiacale del Maiale. Ma per l’Anno del Maiale, il governo cinese ha proibito tutte le pubblicità che mostrino questo animale. Pechino spera di ricevere consensi dagli Stati islamici per la sua sensibilità e il rispetto delle loro convinzioni religiose, pur continuando la repressione della minoranza musulmana, specie nello Xinjiang.

In una lettera alle agenzie pubblicitarie la CCTV, principale televisione di Stato, avverte che “poiché la Cina è un Paese multiculturale, per rispetto delle convinzioni religiose dei musulmani nel 2007 debbono essere evitate le immagini di maiali”. Fonti della tv spiegano che “così ci è stato indicato dai massimi livelli del governo” “per proteggere l’armonia tra differenti religioni e gruppi etnici”.

L’ordine pare venga dal Comitato permanente del Politburo del Partito comunista, che vuole che l’Anno del Maiale (che inizia il 18 febbraio) sia celebrato senza offendere i 21 milioni di islamici del Paese.

In difficoltà molte grandi ditte che, per il nuovo anno, avevano da tempo predisposto spot pubblicitari incentrati sulla presenza di maiali e ora hanno pochi giorni per crearne altri. La Nestlé aveva preparato un cartone animato con un sorridente maialino che celebra un “Felice Anno del Maiale”. La Coca Cola ha preparato due cartoni animati, uno con un panda e l’altro con un maiale, ma non trasmetterà quello con il maiale nelle zone con nutrite comunità musulmane.

I media hanno dato ampio rilievo alla notizia e riportato commenti entusiasti di comunità islamiche. Ad esempio Huo Engjie, direttore a Shanghai dell’Associazione delle minoranze, rimarca che “anche se noi [islamici] siamo meno del 2% della popolazione cinese, questo bando mostra quanto il governo ci rispetta. E’ davvero commovente”.

La popolazione islamica in Cina è suddivisa fra Hui – cinesi convertiti all’Islam – e uiguri.

Gli Hui, circa 15 milioni, sono diffusi soprattutto nel Ningxia (Cina centrale), nello Shaanxi , nel Qinghai e a Pechino.

Nei loro confronti Pechino ha sempre mostrato molto tatto: per decenni, mentre ai cattolici è proibito andare a Roma, il governo ha sovvenzionato i pellegrinaggi musulmani alla Mecca.

Verso gli uiguri (di origine turca, circa 8 milioni), invece la Cina  attua una politica repressiva e colonizzatrice atta a frenare le spinte autonomiste e le infiltrazioni fondamentaliste, provenienti da Pakistan e Afghanistan. Secondo un quotidiano del Xinjiang, nel 2005 la Cina ha arrestato 18.227 uiguri con l’accusa di “minacciare la sicurezza nazionale”. Si contano anche centinaia di condanne a morte. A gennaio la polizia ha assalito un campo di addestramento e ucciso 18 musulmani uiguri, dicendo che erano terroristi, ma senza provarlo.

Da diversi anni però si registrano anche tensioni con gli Hui. Ciò è dovuto anzitutto a motivi sociali: gli Han – l’etnia cinese per eccellenza – sono favoriti nel lavoro e nel commercio e questo crea negli Hui risentimento e scontri. Fra gli Hui vi è anche una crescita di integralismo islamico dovuto all’influenza dei pellegrinaggi e all’incontro dell’islam “cinesizzato” degli Hui con dottori coranici pakistani o sauditi, più fondamentalisti.

La scelta di proibire le immagini del maiale è un tentativo di mostrare all’interno e all’esterno il grande rispetto della Cina verso il mondo islamico. Del resto la Cina compra molto petrolio da Paesi musulmani in Medio Oriente, Asia centrale e Africa e perciò spera che questa disposizione susciti apprezzamento nel mondo islamico.

Il divieto sulle immagini di maiali viene discusso a fondo anche in molti blog. Persone di etnia Hui considerano esagerata la proibizione, manifestando tolleranza: “Questa festa del capodanno – dice una donna - è una festa degli Han, non è nostra. Sappiamo anche quanta importanza gli Han danno a questo animale [il maiale], è inutile proibirlo”.

Per alcuni la ragione del divieto sulle immagini di maiali sta nel timore che questo anno sia segnato da scontri, conflitti e cambi di dinastie. Secondo gli astrologi cinesi, questo anno 2007 è un anno del Maiale segnato “dal fuoco e dall’acqua”, due elementi di contrasto, che indicano possibilità di guerre e conflitti. “Ci sarà molta disarmonia che potrà portare a tensioni e rivolte, fino a far cadere i governi”. (PB)

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