05/10/2015, 00.00
BANGLADESH
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Bangladesh: tre malviventi accoltellano pastore protestante. Forse sono musulmani

di Sumon Corraya
Luke Sarkar si trovava in casa quando è stato avvicinato da tre uomini. Gli aggressori hanno estratto il coltello e tentato di tagliargli la gola. La dinamica dell’aggressione simile a quelle di Cesare Tavella e Hoshi Kunio. Polizia sospetta responsabilità di estremisti musulmani. Attivista cristiano: “Non siamo sicuri. Possiamo essere attaccati in qualsiasi momento”.

Pabna (AsiaNews) – Questa mattina il pastore protestante Luke Sarkar è stato aggredito e accoltellato da tre criminali mentre si trovava in casa propria, nelle vicinanze della stazione di polizia di Ishwardi, nel distretto di Pabna, a circa 200 km dalla capitale del Bangladesh. La polizia non ha ancora arrestato i colpevoli, che si sono dati alla fuga quando l’uomo ha iniziato a urlare, attirando l’attenzione della moglie e dei parenti. I sospetti però ricadono su estremisti musulmani, che negli ultimi giorni stanno disseminando il terrore nel Paese.

Luke Sarkar, un medico omeopata di 50 anni, è il pastore della “Faith Bible Church of God”. Ha raccontato che circa due settimane fa ha ricevuto la telefonata di due musulmani, che gli chiedevano di voler conoscere il Vangelo. “Vogliamo sentire il Vangelo da te – gli avrebbero detto –. Vogliamo incontrarti”. Questa mattina è stato avvicinato da tre uomini con la scusa di alcune domande. Essi hanno visto il Vangelo e altri libri e all’improvviso hanno estratto un coltello e hanno tentato di tagliargli la gola.

I tre malviventi si sono dileguati quando Sarkar ha iniziato a gridare, attirando l’attenzione dei familiari. Nella fretta, gli aggressori hanno abbandonato la motocicletta con cui erano giunti all’abitazione. La polizia locale riferisce: “Il pastore Luke Sarkar è stato medicato all’ospedale di Pabna ed è tornato a casa in sicurezza. Pensiamo che l’attacco sia stato effettuato dai membri di qualche gruppo estremista”.

Nirmal Rozario, segretario generale della Bangladesh Christian Association, gruppo di attivisti cristiani, riferisce ad AsiaNews: “Siamo molto preoccupati per l’attacco. Nelle ultime due settimane i radicali musulmani hanno ucciso due stranieri. Noi cristiani siamo vulnerabili in questo Paese, così come le altre minoranze musulmane. Possiamo essere aggrediti in qualsiasi momento”.

Da anni nel Paese asiatico vengono presi di mira attivisti e intellettuali critici nei confronti dell’islam radicale. La dinamica dell’aggressione del pastore assomiglia però più agli incidenti in cui hanno perso la vita Cesare Tavella, cooperante italiano di 50 anni, ucciso nel quartiere diplomatico di Dhaka mentre faceva jogging, e Hoshi Kunio, cittadino giapponese di 66 anni, freddato da tre uomini in motocicletta. Entrambi gli omicidi sono stati rivendicati dallo Stato islamico, anche se il primo ministro Sheikh Hasina ha assicurato che i militanti del Califfato non operano in Bangladesh.

Rozario conclude: “Io chiedo al governo di Dhaka che garantisca sicurezza a tutte le chiese e ai cristiani del Bangladesh. La polizia deve arrestare i tre assalitori e comminare una punizione esemplare”.

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