10/09/2015, 00.00
IRAQ
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Bassora, la Chiesa inaugura il primo museo cristiano del sud dell’Iraq

L’arcidiocesi e il vescovo Alnaufali Habib Jajou hanno sostenuto con forza il progetto. Al suo interno è possibile osservare oggetti unici, fra cui manufatti di carattere religioso, documenti, arredi liturgici, fotografie. Per il prelato essi "testimoniano la cura prestata dagli antenati alle espressioni liturgiche della fede".

Bassora (AsiaNews) - In un periodo storico caratterizzato da violenze, persecuzioni ed emigrazioni la Chiesa cattolica in Iraq celebra un evento storico: l’apertura del primo museo cristiano (nella foto) nel sud del Paese. Esso si trova all’interno dell’arcidiocesi caldea di Bassora ed è stata realizzata grazie all’impegno personale del vescovo mons. Alnaufali Habib Jajou. Al suo interno sono conservati oltre 200 manufatti di carattere religioso, documenti, arredi liturgici, fotografie, vestiti e mobili, alcuni dei quali risalenti al XVII secolo. 

Fra le ragioni che hanno portato alla realizzazione del museo, unico nel suo genere, vi è il desiderio di raccogliere, conservare, preservare e rendere disponibili ai fedeli - e al pubblico - oggetti unici della millenaria tradizione cristiana del Paese. Un evento significativo, in un momento storico in cui emigrazione e persecuzioni - soprattutto nel nord da parte delle milizie jihadiste dello Stato islamico (SI) - rischiano di far scomparire ogni traccia della minoranza religiosa in Iraq. 

Alla Icn (Independent Catholic News) l’arcivescovo racconta che “nel 2014 è iniziata la raccolta di libri, oggetti e manufatti usati durante le Messe”. Essi, continua, “hanno un grande valore spirituale e mostrano la cura prestata dai nostri antenati alle espressioni liturgiche della fede”.

“Quando mi hanno chiamato alla guida della diocesi - prosegue mons. Habib - ho notato fin da subito questi oggetti di grande valore e ho iniziato a schedarli. Poi, con l’aiuto di volontari e sacerdoti, abbiamo raccolto il materiale e abbiamo deciso di esporlo”.  

Un tempo i cristiani di Bassora erano una componente significativa della città, molti dei quali esponenti della classe mercantile all'epoca fiorente. Tuttavia, negli ultimi anni la comunità è diminuita in modo drastico come nel resto del Paese, anche se nel sud dell’Iraq non ha subito le stesse persecuzioni vissute a Mosul, a Baghdad, Kirkuk o nella piana di Ninive. Secondo stime recente oggi è rimasto solo poco più del 10% della popolazione originaria, poche centinaia a fronte delle 3mila famiglie un tempo presenti nella zona. 

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