14/05/2008, 00.00
INDIA
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Bombe a Jaipur, Chiesa indiana: “atto di insensata violenza”

di Nirmala Carvalho
Il presidente della Conferenza episcopale cattolica, card. Vithayathil, condanna l’attentato che ieri ha fatto almeno 80 morti in Rajastan. Oggi la città è sotto il coprifuoco, mentre la polizia segue la pista del terrorismo islamico. La Chiesa offre personale e strutture nell’assistenza alle vittime.
New Delhi (AsiaNews) – Siamo davanti ad un “atto di insensata violenza”. Con queste parole il card. Mar Varkey Vithayathil condanna, a nome della Chiesa indiana, l’attentato dinamitardo che ieri sera ha colpito la città vecchia di Jaipur, in Rajastan, facendo almeno 80 morti e 200 feriti. Il presidente della Conferenza episcopale cattolica indiana garantisce “le preghiere e la solidarietà della Chiesa a tutte le vittime e ai loro familiari”. Le istituzioni cristiane a Jaipur – continua il cardinale – offriranno ai feriti la loro assistenza medica e sanitaria. La Chiesa si impegnerà perché nella “città rosa” (come è chiamata Jaipur per il colore degli edifici e delle mura della città vecchia, ndr) torni la pace e la normalità, manderemo i nostri esperti anche per assistere psicologicamente i superstiti di questa tragedia voluta dall’uomo”.
 
Stamattina nella città vecchia vige il coprifuoco che resterà in vigore almeno fino a stasera. Ieri sette ordigni sono esplosi a distanza di 12 minuti uno dall'altro vicino al monumento simbolo del capoluogo del Rajastan, il Palazzo dei venti. Ancora nessuna rivendicazione dell’attacco, ma il capo della polizia locale parla di “terrorismo”. Le modalità fanno sospettare che dietro le bombe ci siano gli estremisti islamici del Lashkar-e-Toiba. Originaria dell'Afghanistan, riparata in Pakistan - vicina ai talebani e al-Qaeda - l'organizzazione ha cercato di far fallire più volte le trattative sul Kashmir. Tempestive le dichiarazioni delle autorità pakistane. Il premier Syed Yousuf Raza Gilani ha condannato “tutti gli atti di terrorismo” e ribadito “il fermo impegno nel combattere questo flagello insieme con la comunità internazionale”.
 
“Ieri era la festa di Nostra Signora di Fatima – ricorda il card. Vithayathil – preghiamo perché la Madonna porti la sua materna consolazione e la pace a tutte le persone oggi in lutto. Preghiamo, inoltre, per chi ha condotto l’attentato causando così tanta distruzione…possa la Luce della Verità illuminare il buio delle loro azioni”.
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