21/04/2022, 13.57
INDIA-GRAN BRETAGNA
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Boris Johnson corteggia l'India per rilanciare l'economia del dopo-Brexit

È partita dal Gujarat la visita di due giorni del premier britannico che mira a convincere Modi a firmare "entro l'anno" un accordo di libero scambio. Londra ha gettato sul tavolo della trattativa condizioni di favore per i visti di ingresso in Gran Bretagna, ma non è detto che basti a vincere le resistenze indiane.  

Ahmedabad (AsiaNews) - Una raffica di nuovi accordi commerciali per 1 miliardo di sterline (1,2 miliardi di euro) con l’auspicio che aprano la strada all’approvazione “entro l’anno” di un trattato di libero scambio tra Londra e New Delhi. Con queste credenziali il premier britannico Boris Johnson è arrivato oggi in India per una visita di due giorni nel Paese. Più volte rinviato a causa del Covid-19, il viaggio cade in un momento particolare per le difficoltà interne di Johnson - alle prese con lo scandalo Partygate - e la distanza tra Londra e New Delhi nell’atteggiamento verso la guerra in Ucraina. Per il premier di Londra, però, la vera priorità di questa visita è rafforzare i rapporti economici con un grande partner globale come l’India di Modi nello scenario nuovo in cui Londra si trova dopo la Brexit.

Non a caso il viaggio di Boris Johnson è iniziato oggi da Ahmedabad: è la prima volta che un premier britannico si reca in vista nel Gujarat, il motore economico dell’India di oggi ma anche la terra d’origine di metà degli indiani che vivono attualmente in Gran Bretagna. E se la prima tappa del viaggio è stata l’omaggio al Sabarmati Ashram dove visse il mahatma Gandhi – con tanto di fotografia del premier britannico intento a far girare il charkha, la ruota per la filatura - l’incontro di sostanza della giornata è stato quello con Gautam Adani, l’oligarca di Modi entrato nelle scorse settimane tra gli uomini più ricchi del mondo, sui cui investimenti Johnson fa grande affidamento.

Il viaggio proseguirà poi a New Delhi dove avverrà l’incontro con il primo ministro indiano Narendra Modi. Londra ha fatto trapelare che - per arrivare all’intesa sull’accordo di libero scambio – Johnson metterà sul tavolo la disponibilità ad accrescere già da quest’anno le quote di visti per l’immigrazione di cittadini indiani in Gran Bretagna. Ma non è affatto detto che questo sia sufficiente per convincere Modi a firmare un accordo che accorderebbe a Londra una posizione privilegiata rispetto a Stati Uniti e Unione europea.

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