Card. Gracias: 'Leone XIV vuole ascoltare, sarà un pontificato collegiale'
L'arcivescovo emerito di Mumbai, rappresentante dell'Asia nel Consiglio dei cardinali di papa Francesco, ad AsiaNews sul nuovo papa: "Porta speranze, apertura e spinta missionaria a tutto il mondo. Un pastore plasmato da sant'Agostino quando afferma che la Chiesa deve illuminare 'le notti oscure di questo mondo''".
Mumbai (AsiaNews) - Dopo la Messa di ieri nella Cappella Sistina papa Leone XIV oggi incontra ancora i cardinali, in un'ideale continuazione delle congregazioni generali che hanno preceduto il conclave. Ma come guardano le Chiese dell'Asia, mai quanto questa volta presenti tra i cardinali elettori, al nuovo pontefice? Lo abbiamo chiesto al card. Oswald Gracias, arcivescovo emerito di Mumbai, scelto e poi confermato da Francesco come rappresentante del continente nel C9, il Consiglio dei cardinali. Avendo compiuto 80 anni nello scorso mese di dicembre, il card. GRacias non ha partecipato all'elezione di Leone XIV ma sta vivendo comunque da Roma queste giornate storiche per la vita della Chiesa.
Papa Leone è un dono di Dio alla Chiesa universale, all'Asia, all'India, a tutti i continenti e a tutti i popoli e le culture. Porta speranze, aspettative, comprensione, apertura e spinta missionaria. Ispirerà e guiderà... Papa Leone XIV sarà un continuatore dello stile di Francesco.
Ho incontrato papa Leone XIV tre volte per lunghe discussioni, come prefetto del Dicastero dei vescovi. L'ho trovato molto aperto, comprensivo, con una visione ampia della diversità dei popoli e delle culture, e soprattutto una spinta missionaria. È molto intelligente, ha una spiccata capacità di ascolto e coglie immediatamente lo spirito quanto viene detto; ha una chiarezza assoluta e coglie la situazione e il contesto, con discernimento e coraggio per prendere decisioni e agire guidato dallo Spirito Santo.
Nell'omelia di ieri mattina, papa Leone XIV ha affrontato il tema dell’ateismo pratico, leggendo il contesto in cui viviamo. Mentre intellettualmente diciamo che Dio esiste, viviamo e ci comportiamo come se Dio non esistesse, vite separate...
Vediamo un papa saldamente radicato nella fede, plasmato da Sant'Agostino, il “dottore della Grazia”, quando afferma che la Chiesa deve illuminare “le notti oscure di questo mondo”.
Il Papa ha parlato degli attuali contesti in cui la fede cristiana è considerata assurda, destinata a persone deboli e poco intelligenti. Contesti in cui si preferiscono altre sicurezze. Dio non è più un fattore determinante e il Papa ha affrontato questi temi con l'intero collegio cardinalizio.
Penso che papa Leone porti speranze, attese e una nuova freschezza, la freschezza dello Spirito Santo, che darà nuova energia.
Se da una parte il pontificato di papa Leone sarà influenzato da quello di papa Francesco come punto di riferimento, lui avrà comunque il suo stile. Subito dopo l’elezione lo abbiamo visto salire sul balcone indossando i tradizionali abiti papali e so che sarà un ponte anche all’interno della Chiesa...
Il nome che ha scelto, Leone XIV, deriva da papa Leone XIII, la cui storica enciclica Rerum Novarum fu una svolta e fece capire che l'economia stava guidando il mondo. La Rerum Novarum affrontò le questioni sociali ed economiche e costituì il fondamento per la costruzione di una società giusta. Conosciamo il suo lavoro in Perù e la sua brillantezza come leader e amministratore durante i suoi due mandati come priore generale degli Agostiniani; è stato testimone in prima persona della vita della gente semplice e comune. Con la sua esperienza globale, sarà in grado di rispondere alle numerose sfide del pontificato. La scelta del nome Leone XIV è molto simbolica.
Il Papa oggi incontra di nuovo noi cardinali, segno che vuole ascoltarci. Un pontificato collegiale
Durante uno dei miei incontri con il card. Provest, gli ho chiesto della sua formazione agostiniana e lui ha risposto: “Equilibrio tra contemplazione e azione”.
I giovani lo accoglieranno, lui li ispirerà. Già in piazza San Pietro, al momento dell’elezione, c'erano tanti giovani: erano felici, gioiosi, c'era una rinnovata vitalità ed entusiasmo per papa Leone.
L'incredibile rapidità con cui è stato eletto è opera e dono dello Spirito Santo, una freschezza per la Chiesa.
* cardinale, arcivescovo emerito di Mumbai
(ha collaborato Nirmala Carvalho)
05/09/2010