15/07/2025, 14.23
FILIPPINE
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Chiesa filippina contro la ‘piaga’ del gioco d’azzardo sostenuta dallo Stato

Il monito lanciato dal card. David, vescovo di Kalookan. Per il porporato il governo ha un “ruolo chiave” nell’alimentare la dipendenza soprattutto tra poveri e vulnerabili del Paese. Le nuove tecnologiche stanno trasformando “le case in bische private” e permettono “alla dipendenza di prosperare senza controllo”.

Manila (AsiaNews) - Dopo il richiamo dei vescovi contro il gioco d’azzardo definito una “piaga”, anche il card. Pablo Virgilio David, vescovo di Kalookan, lancia un monito puntando il dito (anche) contro il governo, per il ruolo chiave nell’alimentare la dipendenza soprattutto tra poveri e vulnerabili del Paese. Nell’omelia della messa domenicale il porporato ha paragonato internet a una “autostrada digitale” in cui innumerevoli filippini sono vittime di nuove forme di sfruttamento. E a colpire non sono solo i truffatori e i predatori della rete, ma sarebbero coinvolte pure piattaforme per il gioco d’azzardo legali e che beneficiano del sostegno dello Stato.

“Ciò che è veramente doloroso - ha sottolineato il card. David nella cattedrale - è quando sono le stesse agenzie governative, come la Pagcor [Philippine Amusement and Gaming Corporation, ndr] a rendere possibile questo tipo di vittimizzazione legalizzando il gioco d’azzardo online”. Il monito lanciato dal pulpito segue di qualche giorno la pubblicazione della lettera pastorale della Conferenza episcopale filippina (Cbcp), che mette in guardia dalla crescente minaccia delle scommesse e dei giochi online, in particolare tra i poveri e i giovani.

Il porporato, che è anche il presidente della Cbcp, ha sottolineato che quello che una volta era un vizio limitato ai casinò frequentati dai ricchi è ora accessibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tramite gli smartphone. Le nuove tecnologiche, avverte, stanno trasformando “le case in bische private” e permettono “alla dipendenza di prosperare senza controllo”. Egli ha quindi sottolineato che le transazioni di gioco d’azzardo online, spesso mascherate da portafogli digitali, rendono il problema al tempo stesso “diffuso e largamente invisibile”. “Ora il casinò è nelle tasche di tutti - ha detto David - anche le madri alla disperata ricerca di un reddito extra vengono coinvolte. Iniziano con pochi pesos, poi rischiano centinaia o migliaia”. 

Il cardinale non ha risparmiato attacchi alle massime cariche politiche e istituzionali, compreso l’esecutivo che è accusato di aver concesso licenze e promosso il gioco d’azzardo digitale con il pretesto di aumentare le entrate statali. Questi fondi, spiega il porporato, vengono poi spesso incanalati in programmi di aiuto politicamente motivati. “Non riusciamo a vedere il vero colpevole: un governo - avverte - che concede licenze ed espande le piattaforme di gioco d’azzardo online... solo per ottenere entrate per la spesa pubblica, che spesso diventa uno strumento di potere politico”.

Il cardinale di Kalookan si è rivolto infine ai fedeli, esortandoli a resistere alla normalizzazione della cultura del gioco e a mostrare invece compassione per coloro che sono coinvolti nella dipendenza. “La Parola - ha concluso il porporato - ci apre gli occhi per vedere le vittime nascoste su queste autostrade digitali. Ci spinge a fare passi concreti per aiutare queste persone vulnerabili che la società spesso ignora”.

In precedenza sulla questione si era espressa in una lunga lettera la Conferenza episcopale filippina, che aveva invitato il governo a “dichiarare illegali tutte le forme di gioco d’azzardo online”, descrivendo la questione come “una profonda e diffusa crisi morale” che affligge la nazione. I prelati hanno anche esortato le autorità a imporre controlli più severi sui sistemi di pagamento online per evitare che servano da facile porta d’accesso alle piattaforme. Nella lettera pastorale dell’8 luglio, la Cbcp ha invitato le parrocchie ad adottare un approccio proattivo nel sostenere gli individui e le famiglie colpite, inquadrando la questione come un problema di “sanità pubblica” che richiede “educazione, legislazione e trattamento”. “A tutti voi, cari fratelli e sorelle: mettete sempre al primo posto il benessere di ogni persona e della famiglia. Salvaguardiamo - hanno concluso i vescovi - le nostre relazioni”.

Lo scorso anno nelle Filippine le entrate derivanti dal gioco d’azzardo online sono state pari a 154 miliardi di pesos (circa 2,7 milioni di dollari), con un aumento del 165% rispetto al 2023. La partecipazione al gioco è diffusa sia fra i giovani che negli adulti: il 66% fra 18 e 24 anni gioca e il 57% tra 41 e 55 anni accede con regolarità alle piattaforme online per giocare, con una media di due o tre volte a settimana. Infine, almeno 7 su 10 hanno spendono attorno ai mille pesos a settimana in scommesse online, con un 20% che si gioca fino a 3.000 pesos. 

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