09/07/2025, 09.06
ASIA TODAY
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Taiwan: al via le più grandi esercitazioni militari di sempre

Le notizie di oggi: la Corea del Sud rimpatria sei nordcoreani. I talebani non riconoscono l'autorità della Corte penale internazionale che ha emesso un mandato d'arresto per i suoi leader. Secondo alcuni media indiani un'infermiera indiana condannata alla pena di morte in Yemen potrebbe essere eseguita nei prossimi giorni. Il Tagikistan discute con Pechino la possibilità di unirsi alla ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan.

TAIWAN

L’isola di Taiwan ha dato il via alle più grandi esercitazioni militari di sempre, iniziando attacchi simulati ai suoi sistemi di comando e alle sue infrastrutture in vista di un’invasione cinese. “Stiamo imparando dalla situazione in Ucraina degli ultimi anni e stiamo pensando realisticamente a cosa potrebbe affrontare Taiwan in un combattimento reale”, ha affermato un alto funzionario della difesa. Alle esercitazioni parteciperanno 22mila riservisti e saranno impiegati i sistemi missilistici Himars.

PENISOLA COREANA

Questa mattina la Corea del Sud ha rimpatriato sei nordcoreani attraverso il confine marittimo nel Mare Orientale. L'imbarcazione si è diretta da sola verso due navi nordcoreane, tra cui una nave pattuglia, in attesa dall'altro lato della Northern Limit Line (NLL), che segna il confine tra le acque dei due Paesi. Seoul aveva soccorso i nordcoreani a maggio, quando erano finiti alla deriva e tutti avevano espresso il disederio di tornare in Corea del Nord.

AFGHANISTAN

La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per la guida suprema dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, Hibatullah Akhunzada, e per il presidente della corte suprema, Abdul Hakim Haqqani, due importanti leader talebani considerati responsabili dell’oppressione di donne e bambine da quando sono tornati al potere nel 2021. Il gruppo ha respinto la decisione dicendo di non riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale.

BANGLADESH

L’ex prima ministra del Bangladesh, Sheikh Hasina, aveva autorizzato l’uso della forza indiscriminata contro i manifestanti durante le proteste anti-governative dello scorso anno che hanno provocato la fuga della leader. Nell’audio, diffuso online a marzo e analizzato dalla BBC, Hasina afferma di aver dato il via libera alle forze di sicurezza a “usare armi letali” contro i manifestanti e che “ovunque li trovino, spareranno”. Circa 1.400 persone sono morte negli scontri.

INDIA - YEMEN

L'infermiera Nimisha Priya, originaria del Kerala e condannata a morte in Yemen, sarà eseguita il 16 luglio, secondo i media locali indiani. La donna era stata arrestata nel 2020 per il presunto omicidio di un cittadino yemenita, Talal Abdo Mehdi. Il governo indiano sta lavorando per ottenere una revoca della pena di morte. "Le opzioni sono ancora aperte", ha dichiarato ieri Samuel Jerome Baskaran, un assistente sociale coinvolto nelle trattative con il governo yemenita e la famiglia di Mehdi per pagare il prezzo del sangue, una cifra in risarcimento della morte. "Il governo indiano può intervenire nella questione per salvarle la vita".

USA - GAZA - ISRAELE

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca per la seconda volta in 24 ore per discutere di un possibile accordo di cessate il fuoco a Gaza. Ieri i colloqui sono durati poco più di un'ora, senza alcun accesso da parte dei media, ma i due leader si erano incontrati anche lunedì sera a cena. Prima dei colloqui di martedì, Trump aveva affermato che avrebbe parlato con Netanyahu "quasi esclusivamente" di Gaza.

USA - RUSSIA

Gli Stati Uniti hanno annullato le sanzioni relative alla costruzione della centrale nucleare Pakš-2 in Ungheria, in programma dal 2014 ad opera della compagnia russa Rosatom, come ha comunicato il ministro degli esteri di Budapest, Peter Szijjártó, a cui partecipa la Gazprombank, a sua volta sotto sanzioni insieme alle altre principali banche russe, per una produzione del 40% di energia elettrica del Paese.

TAGIKISTAN - CINA

Il ministro dei trasporti del Tagikistan, Azim Ibrokhim, ha discusso nell’incontro interministeriale a Tientsin con il suo omologo cinese Lu Wem della possibilità di connettere anche Taškent al progetto di costruzione della ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan, che unendosi a sua volta con Turkmenistan, Iran e Turchia si collegherebbe infine con l’Europa.

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