20/06/2017, 13.02
SRI LANKA
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Colombo, un festival di film e spettacoli teatrali sulla piaga dei rifugiati

di Melani Manel Perera

Oggi ricorre la Giornata Mondiale per il Rifugiato. In Sri Lanka vivono 604 rifugiati e altri 576 sono in attesa del riconoscimento del loro status. Il governo non garantisce il diritto alla casa, al cibo, all’educazione, alle cure mediche e non fornisce opportunità per un lavoro legale.

Colombo (AsiaNews) – Una proiezione di film e alcuni spettacoli teatrali per ricordare le precarie condizioni in cui vivono i rifugiati in Sri Lanka. È quanto organizzato nell’isola dall’Unhcr (l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati) in occasione della Giornata Mondiale per il Rifugiato che ricorre oggi. Ad AsiaNews Ruki Fernardo, attivista cattolico, riferisce che nel Paese “vivono 604 persone che hanno ottenuto lo status di rifugiato dall’Unhcr e altre 576 le cui pratiche sono tutt’ora in corso”. Essi ricevono aiuto dai gruppi religiosi, in gran parte islamici e cristiani, e dalle Ong che si occupano “della loro educazione, di trovare una soluzione abitativa, delle cure e del cibo”. Uno di questi è la parrocchia di p. Anthony Nishan a Negombo, che dona ai migranti il ricavato dell’offertorio della messa. Fernando riferisce che "questi sono davvero minimi. Coloro che sono ricnosciuti come rifugiati ricevono una diaria di 10mila rupie a persona e 22mila rupie per le famiglie con due o più bambini, che non è abbastanza per vivere una vita dignitosa in Sri Lanka". “Non basta per loro”, aggiunge.

L’attivista riferisce che in Sri Lanka circa il 75% dei rifugiati proviene dal Pakistan, quasi il 15% dall’Afghanistan e il resto da Paesi poveri o in situazioni di conflitto come Bangladesh, Iran, Maldive, Myanmar, Palestina, Somalia, Sudan, Siria, Tunisia, Ucraina e Yemen. Secondo Fernando, il governo non garantisce il diritto alla casa, al cibo, all’educazione, alle cure mediche e non fornisce opportunità per un lavoro legale. “Alcuni richiedenti asilo – afferma – vengono rispediti in aeroporto, con le stesse condizioni per le quali sono fuggiti, senza possibilità di ricorrere alla legge o di presentare il proprio caso. Ciò viola le leggi consuetudinarie e i diritti umani di base. Lo Sri Lanka ha ancora una lunga strada da percorrere, prima di garantire i diritti ai rifugiati e a chi fa domanda d’asilo, dimostrando compassione e attenzione verso coloro che fuggono dalle persecuzioni”.

Per quanto riguarda le celebrazioni di oggi, alle 4 del pomeriggio (ora locale) i membri dell’Unhcr, insieme a Stages Theater Group, metteranno in scena lo spettacolo “Asylum” all’Auditorium Bandaranayaike Centre for International Studies (BCIS), nel Bandaranayaike Memorial International Conference Hall (BMICH). Nel frattempo, i rifugiati porteranno sul palco “The Certificate” e “A Syrian Monologue”, sotto la direzione artistica di Ruwanthi de Chikera. L’ingresso è libero per tutti i rifugiati. Dal 23 al 25 giugno prossimi, una carrellata di sette proiezioni cinematografiche presso la National Film Cooperation di Colombo concluderà il programma dell’Alto commissariato per la Giornata del Rifugiato.

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