Colombo festeggia il card. Ranjith e promette giustizia per stragi 2019
Il presidente dello Sri Lanka Dissanayake ha partecipato alla cerimonia per il 50esimo di sacerdozio dell'arcivescovo della capitale, ordinato nel 1975 da papa Paolo VI. Il porporato è stato in questi anni voce per la verità sugli attentati che a Pasqua colpirono le chiese. "Il Paese ha bisogno di un nuovo inizio. Si lavori per proteggere i valori religiosi e culturali e l'armonia del Paese".
Colombo (AsiaNews) - Una cerimonia per i 50 anni di sacerdozio dell'arcivescovo di Colombo, card. Malcolm Ranjith, 77 anni, si è svolta ieri sera, 7 luglio, presso l'Auditorium della Casa Arcivescovile di Colombo. Presente anche il presidente Anura Kumara Dissanayake, che ha affermato perentorio rivolgendosi all’assemblea: "Il governo dovrà sottoporsi a un'indagine per scoprire la verità dietro gli attacchi della domenica di Pasqua (del 21 aprile 2019, ndr). È un compito impegnativo. Tuttavia, assicureremo che sarà fatta giustizia alle vittime”.
All'evento hanno partecipato anche la prima ministra dello Sri Lanka Harini Amarasuriya e altri ministri del governo, leader religiosi, ambasciatori, comandanti e l'Ispettore Generale della Polizia. Dissanayake ha aggiunto che il governo darà ascolto alle frequenti richieste del cardinale Ranjith di ottenere giustizia per le vittime dei tragici attacchi che causarono quasi 300 morti. "Il cardinale a volte fa una richiesta pacata, altre volte diventa influente quando parla delle vittime degli attentati della domenica di Pasqua. Comunque, gli daremo ascolto", ha detto. Ranjith ha sempre agito per chiedere trasparenza e responsabilità al governo di Colombo, criticando anche i leader politici e le istituzioni per non aver indagato e perseguito adeguatamente i responsabili, agendo come voce morale e avvocato per le famiglie colpite.
Secondo cardinale dello Sri Lanka dopo il cardinale Thomas Cooray, l'arcivescovo di Colombo, già prefetto del Dicastero per la Liturgia, era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1975 da papa Paolo VI in piazza San Pietro in Vaticano. Esattamente mezzo secolo fa. Il 29 dello scorso mese, Ranjith ha celebrato il 50esimo anniversario di sacerdozio e il 30 giugno si è tenuta una cerimonia di ringraziamento nella Cattedrale di Santa Lucia a Kotahena, nord-est di Colombo.
Ieri il presidente Dissanayake ha espresso anche apprezzamenti per la lucidità dell'arcivescovo durante l'attacco di Pasqua: "La pazienza e la natura tranquilla del cardinale hanno evitato i grandi problemi che sarebbero potuti accadere in quel momento". Dissanayake ha continuato affermando che lo Sri Lanka ha bisogno di leader che possano essere un esempio per i cittadini per costruire una società giusta: "La società dello Sri Lanka è oggi in uno Stato tale che le relazioni tra genitori e figli e persino quelle tra il clero sono diventate fredde".
Da parte sua intervenendo alla cerimonia l'arcivescovo Ranjith ha ribadito al presidente la richiesta di un'indagine che vada davvero a fondo sulla cospirazione che si nasconde dietro agli attentati di Pasqua. "Non ascoltate i sermoni del Fondo Monetario Internazionale e di altre organizzazioni internazionali - ha aggiunto - ma lavorate per ridurre il costo della vita e togliere i vari disagi che la gente deve affrontare", ha detto il porporato. "Il nostro Paese sente fortemente il bisogno di un nuovo inizio. Pertanto, vi esortiamo a continuare a lavorare diligentemente per proteggere i valori religiosi e culturali, l'antica armonia e la pace del nostro Paese, che è il patrimonio di una cultura buddista che risale a più di 2500 anni fa e di una preistoria che va ancora più indietro; per condurre il nostro Paese alla prosperità”, ha detto l'arcivescovo.
E ancora: “Vi chiediamo di indagare sui 40 anni di crimini orribili come sparizioni, omicidi, attività malavitose, così come sui progetti corrotti che hanno appesantito il Paese con il debito, e di continuare a essere attivi affinché tali atti di corruzione non si verifichino in futuro”.
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