05/10/2021, 12.02
SRI LANKA
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Colombo: 800mila persone ancora senza casa

di Melanie Manel Perera

Lo fanno notare un gruppo di ong in occasione della Giornata mondiale dell'habitat. Le organizzazioni hanno messo in luce che è un problema di povertà ed esproprazione di terre. La Rural Labour Society di Jaffna: "Almeno 800 famiglie vivono ancora in campi per sfollati interni".

Colombo (AsiaNews) Lo Sri Lanka ieri ha celebrato la Giornata mondiale dell’habitat, il cui tema principale è stato “Accelerare l'azione urbana per un mondo senza carbonio”. Ma lo sviluppo urbano è impossibile se il governo non si occupa delle persone senza dimora, lamentano le organizzazioni della società civile.

Nel Paese si contano almeno 800mila persone che non hanno una casa propria e sono definite dal governo “senzatetto”. La denuncia viene dall’organizzazione Habitat for Humanity, il cui direttore Yu Hwa Li, ieri è intervenuto in un evento online organizzato da un gruppo di ong dello Sri Lanka: “Spetta al governo trovare una soluzione a questo problema. Nessuno dei governi precedenti ha mai elaborato un piano per le persone senza dimora”.

In Sri Lanka le famiglie a basso reddito che non riescono ad avere un’abitazione propria convivono in alloggi spesso non adeguati: “In questi casi sussistono problemi economici perché stiamo parlando di lavoratori a basso reddito”, ha raccontato all’evento tenutosi su Zoom Subadra Kumari, che fa parte della Negombo People's United Organization. “Quando 3-4 famiglie vivono nella stessa casa, quindi stiamo parlando di 10-15 persone, ci sono poi tutta una serie di altri problemi, di relazioni e libertà personali”. 

Secondo la Negombo People's United Organization, fondata oltre 40 anni fa per risolvere il problema dei senzatetto in Sri Lanka, qualcosa negli anni è stato fatto, ma centinaia di migliaia di persone non hanno ancora una casa propria.

Un’altra donna, Nilanthi Sagarika, che abita nella città di Ja-Ela, ha spiegato che le donne possono fare affidamento solo sul capofamiglia perché non ricevono nessun tipo di assistenza da parte del governo. “Ho un figlio di 19 anni che non ha la possibilità di esprimere il proprio talento per lo studio finché viviamo senza un indirizzo permanente”, ha aggiunto.

Imbanayagam, presidente della Rural Labour Society di Jaffna, ha messo in luce che “800 famiglie vivono ancora nei campi per sfollati interni”. Si tratta di 7mila persone che aspettano di essere reinsediate e nel frattempo vivono o “in campi profughi, o a casa di parenti o in affitto”, ha specificato Imbanayagam ad AsiaNews. “L'esercito sta ancora trattenendo grandi appezzamenti di terre tamil per l'espansione dei porti di Miletty e Kankesanthurai e dell'aeroporto di Palaly”. 

Anche Priyankara Costa, il coordinatore della People's Alliance for Right to Land si è unito all’appello: “A causa di progetti di sviluppo pensati male migliaia di sinhala, tamil e musulmani sono sfollati. Per esempio, il governo di Mahinda Rajapaksa [rimasto in carica come presidente fino al 2015] ha sequestrato con la forza quattro villaggi nella città di Panama della Provincia orientale con la scusa di voler sviluppare l’industria del turismo”.

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