Colombo: la protesta dei turisti srilankesi ‘discriminati’ rispetto agli stranieri
Nel Paese divampa la polemica sul diverso trattamento da parte di enti e strutture. L’autorità promette indagini e punizioni verso quanti violano le leggi. Il turismo interno fondamentale per sostenere l’economia dopo le stragi di Pasqua e il Covid. Ad AsiaNews le testimonianze sugli ingressi negati agli utenti locali soprattutto in alta stagione.
Colombo (AsiaNews) - In Sri Lanka divampa la polemica sul diverso trattamento di turisti locali e stranieri da parte di enti e strutture. Nell’ultimo periodo si moltiplicano infatti lamentele di cittadini in diversi punti di interesse turistico, secondo cui vi sarebbero disparità di trattamento e discriminazioni da parte di fornitori di servizi turistici non registrati presso l’Autorità per lo Sviluppo del Turismo dello Sri Lanka (Sltda). Una preoccupazione diffusa in tutto il Paese e di fronte alla quale sono state presentate diverse denunce alle autorità, in cui si evidenziano trattamenti preferenziali per gli stranieri e disparità nei servizi erogati.
Secondo le testimonianze di quanti si recano nei principali punti di interesse turistico, tra cui Ella (provincia di Uva) e la Provincia del Sud, albergatori e ristoratori scoraggiano i turisti locali dal richiedere i loro servizi. Un fenomeno che si registra soprattutto durante l’alta stagione, quando la domanda e gli afflussi di stranieri è elevata. L’art. 12, paragrafo 2, della Costituzione garantisce uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini e vieta la discriminazione basata su razza, religione, lingua, casta, sesso e altri quindi, lamentano attivisti e critici, nessun cittadino deve essere discriminato.
Interpellati da AsiaNews gli avvocati Bhathiya Hewawitharana e Chamodi Malalasekaras confermano incidenti ed episodi controversi a Ella e nella Provincia meridionale. “Negli ultimi mesi, sono state intraprese azioni legali contro molti tour operator e stabilimenti in merito a incidenti discriminatori. Siamo comparsi in diversi casi - affermano i legali - in cui i turisti locali si sono lamentati di atteggiamenti discriminatori nei loro confronti. In un caso, a diverse famiglie è stato negato l’ingresso in diversi ristoranti” proprio perché “erano locali, anche se i ristoranti erano vuoti. Di contro, hanno accolto con calore gli stranieri entrati più tardi” con i locali rimasti aperti “oltre la mezzanotte”.
Ella, come altre realtà, è una piccola cittadina in cui i turisti locali e viaggiatori interni finiscono per avere posti per cenare. “Si tratta quindi di un problema importante - affermano gli avvocati - per i locali che visitano questa località turistica. Alcuni sono stati costretti a mangiare nelle capanne lungo la strada, perché non avevano altre opzioni”. Nel frattempo, alcuni ristoranti di Galle e Matara, nella Provincia del Sud, hanno esposto “cartelli ‘Solo per stranieri’ che negano l’ingresso ai locali, soprattutto durante l’alta stagione. La Sltda - concludono Hewawitharana e Malalasekaras - deve controllare questi locali e intraprendere le azioni legali necessarie contro i responsabili”.
AsiaNews ha anche raccolto la testimonianza di Kasun e Niluka Tennakoon, originari di Kandy, che hanno “soggiornato a Ella con i nostri genitori per tre giorni il mese scorso. In questo periodo - ricordano - vi erano molti turisti provenienti da Russia, Belgio, Polonia e Romania. Molti ristoranti si sono rifiutati di servirci, perché si rivolgevano solo agli stranieri. Non avevamo altra scelta che recarci a Haputale e Bandarawela, situate a circa 15-20 km da Ella. Durante il giorno, viaggiare in auto non è un problema. Ma di notte, a causa della nebbia e della pioggia battente, guidare è difficile e rischioso. In queste zone - concludono - si sono verificati molti incidenti in passato”.
Anche Malith, Devika, Akalanka e Sujith di Kadawatha, nella Provincia Occidentale, hanno vissuto una situazione simile quando hanno soggiornato a Galle e Matara in aprile. È stato negato loro l’ingresso in diversi ristoranti, poiché questi servivano solo stranieri e per questo hanno dovuto percorrere diversi chilometri in cerca di un pasto. I turisti interni sono dell’idea che “la maggior parte dei locali applica tariffe quasi doppie agli stranieri. Per questo motivo, preferiscono servire gli stranieri, invece dei locali”.
Funzionari Sltda ammettono il problema, spiegando di aver ricevuto “lamentele sulle pratiche discriminatorie seguite da alcuni stabilimenti turistici nei confronti dei cittadini dello Sri Lanka. Abbiamo deciso di intraprendere azioni contro i responsabili di tali azioni discriminatorie e le loro licenze saranno cancellate, se ritenute colpevoli. In tempi difficili, soprattutto dopo la strage di Pasqua del 2019 [contro i cristiani] e il periodo post-Covid 19, i turisti nazionali - concludono - sono stati al nostro fianco. Pertanto, da operatori del settore, dobbiamo essere grati ai turisti locali”.
08/02/2022 12:49