09/03/2023, 10.57
GRECIA-VATICANO
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Consegnati dal Vaticano alla Grecia tre frammenti del Partenone

di Nikos Tzoitis

Dono all'arcivescovo ortodosso voluto da papa Francesco per esaltare l'importanza delle relazioni fraterne. Raffigurano due giovani e una testa di cavallo. L'auspicio che questo segno di pace tra cristiani possa essere un punto di riferimento anche per l'Ucraina, dove le armi hanno preso il sopravvento sul dialogo. 

Atene (AsiaNews) - In un’atmosfera sobria e sommessa, per rispetto alle 60 vittime del terribile e incidente ferroviario accaduto nei giorni scorsi presso i pendii del Monte Olimpo, il 7 marzo è avvenuta la consegna all’arcivescovo di Grecia Ieronymus di tre frammenti del Partenone che erano in possesso dei musei vaticani. Alla cerimonia ufficiale sono intervenuti il card. Fernando Vergez Alzaga, governatore della città del Vaticano, il ministro della cultura della Grecia Lina Mendoni, il rev. Emanuele Papamikroulis in rappresentanza dell’arcivescovo di Grecia e la direttrice dei Musei vaticani Barbara Jatta.

Questi tre frammenti, composti da due volti di giovani e da una testa di cavallo, frutto del saccheggio perpetrato dall’ambasciatore britannico Elgin, erano stati legalmente acquistati dei Musei vaticani nel XIX secolo. La decisione di donarli all’arcivescovo della Grecia era stata presa da papa Francesco durante il suo viaggio a Cipro e Grecia nel dicembre 2021, affinché potessero tornare nella loro collocazione originaria, al Partenone di Atene.

Questo dono di papa Francesco vuole esprimere l’importanza e il valore della carità secondo Dio e allo stesso tempo esaltare l’importanza delle relazioni fraterne che intercorrono tra due Chiese sorelle, rafforzando anche il loro cammino nel dialogo ecumenico. Quel dialogo che deve essere punto di riferimento e segno di pace tra i cristiani, soprattutto in un momento dove nella non lontana Ucraina, le armi hanno preso il sopravvento sul dialogo tra i cristiani.

La bellezza - ha sottolineato papa Francesco - deve essere fonte di ispirazione e di riconciliazione nel dialogo continuo e reciproco, per creare ponti e far tacere il fragore delle armi che hanno trasformato la terra donataci dal Creatore in un luogo di massacro.

Da parte sua il rappresentante dell’arcivescovo della Grecia, il rev. Emanuele Papamikrulis,  ha esaltato questo gesto di Francesco, sottolineandone molteplici implicazioni positive: costituisce infatti una prova tangibile della nostra comune testimonianza della Verità e - allo stesso tempo - è una prova della comune volontà dei cristiani di camminare verso una piena unità, basata sulla carità, nel contesto del rispetto e della comprensione reciproca.

Questo - ha aggiunto ancora il rev. Papamikrulis - dimostra che quando i cristiani lavorano insieme, possono dare risposte a questioni storiche in sospeso da tanti anni e che possono essere fonti di calamità per tutta l’umanità.

Come hanno commentato i cultori della cultura greca classica, il gesto di Francesco va inoltre interpretato come un omaggio a quello spirito greco che il cristianesimo, ai piedi dell’Acropolis, fece proprio. Il Partenone voleva rappresentare proprio la convergenza della divina sapienza con il pensiero umano alla ricerca della Verità, in un approccio che fu abbracciato in seguito  dall’intera umanità.

L’arcivescovo della Grecia Ieronymus, nel plaudire ancora una volta l’iniziativa del papa, ha augurato che questo gesto possa trovare presto degli imitatori.

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