Corea, 21 chilometri a piedi per festeggiare i 67 anni della diocesi di Daejeon

Oggi la diocesi vanta 306 sacerdoti (tutti coreani) contro i 18 della nascita (di cui 15 francesi). Da 18mila, i fedeli sono oggi più di 300mila. Il vescovo ad AsiaNews: “Con un pellegrinaggio, abbiamo ringraziato i martiri coreani per le benedizioni che hanno voluto concederci”.

Daejeon (AsiaNews) – Un pellegrinaggio a piedi lungo 21 chilometri “per ringraziare i martiri coreani delle benedizioni che hanno voluto concedere alla diocesi di Daejeon. Dopo 67 anni dalla sua erezione, possiamo festeggiare per il gran numero di sacerdoti e fedeli che abbiamo oggi. Tutto grazie al loro sacrificio”. Lo dice ad AsiaNews mons. Lazzaro You Heung-sik (nella foto insieme a papa Francesco), vescovo di Daejeon e presidente della Commissione episcopale Giustizia e Pace, in occasione del 67mo anniversario dalla creazione della sua diocesi.

La data ufficiale del “compleanno” è l’8 maggio: “Quando è stata creata, nel 1948, in questa diocesi c’erano un vescovo straniero, 3 preti coreani e altri 15 francesi per 18mila cattolici. Durante la Guerra civile coreana [1950-1953], su 24 sacerdoti che avevamo in totale abbiamo pianto il sacrificio di 10 ordinati: 1 coreano e 9 missionari francesi, tutti uccisi dai comunisti”.

Il sacrificio di questi martiri e di tutti quelli che li hanno preceduti durante le persecuzioni dell’impero hanno prodotto grandi frutti: “Oggi a Daejeon ci sono 300mila cattolici, 306 sacerdoti coreani e circa un migliaio di religiosi. Le parrocchie all’inizio erano 13, oggi sono 134”.

Oltre alla grande messa in cattedrale, mons. You ha portato i suoi fedeli lo scorso 6 maggio in pellegrinaggio sui luoghi dei martiri: “In occasione del 31mo anniversario della loro canonizzazione, abbiamo voluto rendere loro grazie per tutto quello che hanno fatto. Il pellegrinaggio è durato 21 chilometri, e nessuno aveva il cellulare acceso. Ho ricordato ai miei fedeli che è grazie a loro che la Chiesa è cresciuta e i Papi sono venuti in Corea. Li ho spronati a seguire il loro esempio di santità”.