05/02/2016, 12.38
BANGLADESH
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Cristiani e musulmani piangono Matthew Bose, il “genio degli inni sacri” del Bangladesh

di Sumon Corraya

Il compositore e direttore è morto a 77 anni. Era la figura principale della musica sacra bangladeshi e ha diretto un coro di 1000 persone durante la visita di san Giovanni Paolo II nel 1986. Ha scritto più di 50 inni sacri. Ingegnere musulmano: “Era un grande uomo, possa Dio dargli pace e riposo”.

Dhaka (AsiaNews) – È morto a 77 anni Matthew Dipok Bose, musicista compositore e direttore cattolico, ritenuto “un genio degli inni sacri”. “Era una buona persona – dice mons. Gervas Rozario, vescovo di Rajshahi – e amava la Chiesa, la musica liturgica e il suo lavoro. Era un direttore di musica molto zelante. La Chiesa cattolica del Bangladesh lo ricorderà a lungo per il suo contributo”.

Matthew Dipok Bose è morto mercoledì mattina per una malattia legata alla vecchiaia. Centinaia di persone hanno visitato la camera ardente. Bose è stata la figura principale della musica sacra bangladeshi, e il suo lavoro era apprezzato anche dalla chiesa protestante, che lo chiamava a dirigere alle funzioni più importanti.

Uno dei momenti più alti della carriera di Bose è stata la visita in Bangladesh di san Giovanni Paolo II nel 1986, occasione in cui il musicista ha diretto un coro di 1000 persone. Egli ha inoltre composto circa 50 inni del Geetaboli (libro cristiano di canzoni e inni). “Matthew Dipok Bose era un genio degli inni – afferma mons. Rozario –, lo chiamavamo spesso per dirigere alle celebrazioni liturgiche e i suoi servigi sono sempre stati fantastici”.

In collaborazione con il Christian Communication Center, Bose ha prodotto numerose audiocassette con le proprie composizioni, che vengono cantate spesso dalla comunità cattolica. “Era un direttore veramente dotato – dice di lui Willial Autal Kulantunu, compositore di inni – e insieme potevamo suonare qualsiasi strumento. È una grande perdita per la comunità cristiana e la Chiesa”.

P. Pradeep Perez, SJ, anch’egli musicista, lo ricorda come “un uomo di classe, cultura e creatività. Mi ha insegnato a leggere e scrivere le note della musica Bengali. Possa il Signore donargli pace eterna”.

Anche la comunità islamica ha espresso cordoglio per la scomparsa di Bose: “Era un grande uomo – dice Tanvir Biswas, ingegnere – e la comunità cristiana non lo scorderà mai. Possa Dio Onnipotente dargli riposo e pace”.

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