09/04/2009, 00.00
SRI LANKA
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Da 150 anni la Via crucis di Ja-ela al Santuario della Madonna dei dolori

di Melani Manel Perera
Dal 1849, religiosi e devoti srilankesi rivivono la Passione di Cristo percorrendo le stazioni del Kapaala Kanda,che in singalese significa Monte Calvario. Per le celebrazioni del Venerdì santo sono attese migliaia di persone da tutto il sud dell’isola.
Colombo (AsiaNews) - Da 150 anni il santuario della Madonna dei dolori di Ja-ela, a 10 chilometri da Colombo, è un luogo di devozione molto caro alla popolazione dello Sri Lanka. Poco distante dalla chiesa, costruita nel 1802, sorge il Kapaala Kanda, che in singalese significa Monte Calvario. Dal 1849, religiosi e devoti rivivono la Passione di Cristo percorrendo le stazioni della Via Crucis costruite lungo le pendici della collina.
 
Le celebrazioni del Venerdì santo inizieranno alle 9 del mattino con la Via crucis presieduta dal card. Oswald Gomis, arcivescovo di Colombo, e dal vicario della regione a nord della capitale, p. Cyril Gamini Fernando. Sono attesi migliaia di fedeli. P. Shanthasagara Hettiarchchi, parroco del santuario, racconta ad AsiaNews che le circa 2600 famiglie cattoliche del posto stanno preparandosi da tempo alle celebrazioni della Passione e del 150mo anniversario. Anche alcuni politici e non cattolici hanno contribuito alla preparazione del triduo a cui prenderanno parte numerosi fedeli provenienti anche da altre diocesi. Il Santuario ed il Kapaala Kanda richiamano devoti da tutto il sud dell’isola e “durante la Quaresima - fa notare p. Hettiarchchi - sono arrivati qui anche moltissimi fedeli di diocesi lontane da Ja-ela, soprattutto studenti arrivati con le loro scuole”.
 
Le stazioni della Via crucis di Kapaala Kanda si concludono con il sepolcro in cui Cristo viene posto dopo la crocifissione e su cui i fedeli pregano al termine della liturgia. Ognuna delle stazioni ospita delle statue che rappresentano i diversi personaggi della Passione, ma negli anni alcune di esse sono state sostituite da persone in carne ed ossa che hanno reso la Via crucis di Ja-ela una sorta di rappresentazione al vivo delle ultime ore di Gesù prima della morte.
 
La storia del Santuario e delle stazioni della Via crucis rispecchiano la grande devozione popolare per questo luogo. Nel 1985, ad esempio, i parrocchiani raccolsero circa 60mila rupie srilankesi per costruire una palizzata che fermasse l’erosione della collina del Kapaala Kanda. Anche il presidente della municipalità di Ja-ela contribuì ai lavori scrivendo di persona all’allora presidente che stanziò le restanti 50mila rupie necessarie per completare l’opera. Ancora dieci anni dopo, nel 1995, i devoti raccolsero fondi per far costruire una nuova croce che sostituisse la precedente, vecchia di 145 anni: anche allora alla generosità dei fedeli si aggiunse quella di un uomo di affari che donò il legno per la nuova croce.
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