19/05/2006, 00.00
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E' cinese il gas di uranio delle centrali nucleari iraniane

Teheran ha utilizzato gas di uranio cinese di alta qualità per accelerare il processo di arricchimento per il suo programma nucleare. Secondo esperti occidentali l'attuale produzione di uranio arricchito è troppo piccola per una bomba atomica.

Vienna (AsiaNews) - L'Iran ha utilizzato gas di uranio (hexafluoride – UF6) cinese di alta qualità per accelerare il processo di arricchimento per il suo programma nucleare che l'Occidente teme miri alla realizzazione di armi. La notizia è stata data a Vienna all'Afp da un diplomatico "che ha accesso alle fonti di intellingence". Gli iraniani, secondo la fonte, avrebbero scelto l'UF6 di produzione cinese "per la sua qualità, che garantisce un migliore processo di arricchimento dell'uranio"

L'Iran, infatti, ha voluto far sapere che ha compiuto l'arricchimento dell'uranio ed "aveva fretta" per mettere davanti al fatto compiuto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, prima che potesse prendere provvedimenti, una volta scaduto il termine del 28 aprile posto a Teheran per fermare il processo di arricchimento. Tale procedimento serve ala produzione di combustibile nucleare per le centrali, ma anche per la fabbricazione di bombe atomiche.

Attualmente, secondo fonti di intelligence, gli iraniani non usano il loro UF6, perché è impuro e potrebbe provocare danni alle centrifughe che producono uranio arricchito e non lo useranno finché non saranno completamente sicuri. David Albright, analista di non-proliferazione dell' Intenational institute for Strategic Study di Washington, ritiene che l'Iran non ha ancora piena padronanza del processo ed "ha ancora numerosi test da fare".

Da settembre, quando c'è stato il primo annuncio, l'Iran, secondo un rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), ha fabbricato circa 110 tonnellate di gas. Se venisse tutto arricchito, darebbe materiale sufficiente per la fabbricazione di una ventina di bombe atomiche.

A febbraio l'Iran ha cominciato ad immettere UF6 nelle centrifughe e l'11 aprile ha annunciato di aver realizzato l'arricchimento, ma solo nel livello necessario per il combustibile nucleare, non per le armi.

L'Iran avrebbe in realtà solo "dozzine di grammi" di uranio arricchito, rispetto ai 15-25 chilogrammi necessari per realizzare una bomba nucleare. Per il diplomatico di Vienna "è un successo tecnologico, ma è politicamente che è veramente importante". Anche secondo Albright "l'Iran ha appena messo in opera la sua 'cascata' (il procedimento delle centrifughe, n.d.r.). Deve farla funzionare molto più a lungo e con una produzione molto più grande".

La Cina aveva cominciato a costruire un impianto per la conversione nel 1990, ad Isfahan, per realizzare l'UF6 e fornì a Teheran circa una tonnellata di gas, ma ruppe il contratto nel 1997, per le pressioni degli Stati Uniti. L'Iran ha completato l'impianto usando i progetti cinesi.

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