23/09/2004, 00.00
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Escalation terroristica nel Sud

I cattolici per ora non si sentono nel mirino

Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Cresce il pericolo terrorismo nel sud della Thailandia: secondo una fonte dei servizi di sicurezza tailandesi, i separatisti islamici, riuniti sotto la sigla Bersatu, potrebbero adottare la strategia dei sequestri di persona e colpire obiettivi di alto profilo se il governo eseguirà le retate preannunciate contro di loro.

Il governo aveva promesso una politica repressiva contro i separatisti che si battono per la creazione di uno stato islamico indipendente nel sud del Paese. Dal gennaio scorso i separatisti hanno alzato il tiro nella loro azione, iniziando attacchi terroristici che hanno causato finora oltre 300 morti.  La scorsa settimana un giudice è stato assassinato nella provincia di Pattani. "Più il governo prenderà provvedimenti duri contro di loro, più i separatisti risponderanno allo stesso modo" ha affermato la fonte anonima. Nei mesi scorsi si era ventilata l'idea di negoziati fra il governo di Bangkok e i separatisti, che avrebbe concesso maggior autonomia per le regioni a maggioranza islamica. Ma i colloqui non sono in pratica mai partiti.

Intanto, circa 200 cattolici delle province meridionali di Narathiwat, Pattani e Yala si sono incontrarti a Slungai Kolok (800 km a sud di Bangkok) per la celebrazione della festa di sant'Agostino e santa Monica, ai quali sono dedicate 2 cappelle nella zona. Padre Gustav Roosens, salesiano, ha celebrato la messa "in un clima di famiglia", come ha lui stesso affermato, sebbene la vigilia della festa una bomba era esplosa nel vicino distretto di Sukhrin, causando un morto e 27 feriti. "A causa delle violenze molti fedeli non sono venuti alla celebrazione", ha detto il sacerdote.

P. Roosens comunque non pensa che le violenze nel Sud si ritorcano contro i cristiani: "Vado in giro vestito da prete: servo il Signore nel mio lavoro e per questo non sono preoccupato" afferma. Anche un parrocchiano di Slungai Kolok, Sathaporn Pinyo, sostiene che la crisi è politica non colpisce i cattolici: "Non c'è nessun problema perchè qui la gente di diverse religioni vive insieme in pace".

La Thailandia, che ha 60 milioni di persone, è al 95% buddista. Solo i musulmani sono il 4 %, concentrati per la maggior parte nel sud del Paese. I cristiani sono lo 0,5% della popolazione. (LF)

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