17/09/2013, 00.00
CINA
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Festa di mezzo autunno: per la Chiesa in Cina è tempo di imparare da papa Francesco

di Logos
Un seminarista della Cina settentrionale invia ad AsiaNews una riflessione in occasione della festività, che cade il prossimo 19 settembre: "E' il momento giusto per accogliere l'invito di papa Francesco e fare della nostra chiesa una casa felice. E a chi ha la fortuna di poter passare le feste con la famiglia vorrei dire: godetevi il tempo che l'amore di Cristo vi concede con i vostri cari".

Pechino (AsiaNews) - Un seminarista della Cina settentrionale, anonimo per motivi di sicurezza, riflette sul significato della celebrazione della Festa di metà autunno per la Chiesa cinese mentre continua il suo cammino verso il sacerdozio. Quest'anno la festa (una delle più importanti del mondo asiatico) cade il 19 settembre, ovvero il 15mo giorno dell'ottavo mese nel calendario lunare. Questo articolo, scritto per AsiaNews, è una traduzione dal cinese dell'originale.

Dal 2003, anno in cui ho iniziato il mio cammino nel sacerdozio, non ho mai celebrato la Festa di metà autunno con i miei genitori. Questa celebrazione della luna piena è una delle festività tradizionali cinesi, che richiede incontri familiari, cene con tutti i parenti e momenti di ringraziamento. Per la maggior parte dei miei anni in seminario, ho passato il tempo con i miei fratelli seminaristi. In alcune occasioni abbiamo ricevuto qualche mooncake [dolcetti tradizionali legati alla festa, ripieni di pasta di semi di loto ndt], e qualche volta abbiamo fatto una piccola festa.

Guardando agli anni passati ricordo la Festa del 2008, cinque anni dopo il mio ingresso in seminario, che mi ha spinto a riflettere sulla necessità di condividere calore e gioia con chi ne ha più bisogno, in modo particolare proprio durante le feste. Alcuni giorni prima di quell'evento, infatti, mi sono ammalato e sono andato in una parrocchia a riposare. Sono stato ricevuto con calore dal parroco, p. Wang, che incontravo per la prima volta: mi ha trattato come un fratello che torna in famiglia.

È stata la prima esperienza di calore umano così intenso con un pastore cattolico. All'epoca ero fragile e avevo bisogno di cibi molto nutrienti. Il p. Wang e le sorelle che servono in quella chiesa mi hanno preparato cibo, bevande e frutta particolare anche se le loro vite erano fra le più semplici, basate sulla mera sussistenza. A causa della mia malattia sono stato a letto per la maggior parte del tempo e p. Wang - per farmi annoiare il meno possibile - mi ha dato il suo laptop (che all'epoca era un oggetto quasi nuovo) per continuare i miei studi. Ha condiviso con me anche articoli e materiale di studio che aveva raccolto nel suo hard disk. Va detto che i seminaristi non hanno sempre il permesso di andare su internet.

A volte, in quella zona, la temperatura era molto alta: p. Wang, pur sudando moltissimo, ha chiesto agli altri di non accendere i ventilatori durante i pasti per evitare che prendessi un raffreddore. Per lui e per i suoi collaboratori è stato un grande sacrificio: a me un gesto del genere è sembrato un grande esempio di amore e compassione per un piccolo seminarista malato. Il giorno della Festa p. Wang ha fatto in modo che potessi chiamare i miei genitori al telefono, e mi ha invitato a unirmi alle celebrazioni della parrocchia con mooncake e un pasto speciale. Per me ha significato moltissimo. Ho sentito che Gesù mi diceva: "In futuro dovrai essere un sacerdote amorevole che si prende cura di tutti". Inoltre ho capito cosa significa prendersi cura di una persona, e ho compreso meglio una frase scritta sui muri delle chiese: "Questa è la casa di tutti".

A volte i nostri fedeli mi dicono che, quando entrano in chiesa, si sentono a casa. Tuttavia la nostra "casa" ha bisogno di altre persone per poter fare di più. Io spero che la nostra Chiesa di Cina possa portare calore e sostegno a chi chiede il nostro aiuto. Durante le feste come questa, mi chiedo se i nostri vescovi e amministratori diocesani non debbano - come "padri" delle diocesi - mandare a sacerdoti, religiose, seminaristi, catechisti e altri membri del proprio staff gli auguri attraverso (ad esempio) una telefonata, un messaggio di testo, un piccolo dono, una mooncake o altro che possa esprimere questo sentimento.

Allo stesso modo si dovrebbero comportare i nostri parroci con i loro collaboratori, in modo che il messaggio dell'amore provocato dalla festa possa uscire dalle chiese verso il mondo interno. Altrimenti feste come questa diventano solo un momento per scambiarsi regali secondo i costumi sociali, senza molto su cui riflettere.

La Festa di metà autunno è un momento in cui ricordarsi dei propri genitori e parenti. In questi tempi sempre più persone lavorano nelle città lontano dalle proprie case, e non possono tornare per incontrare genitori e familiari. Le nostre parrocchie non potrebbero organizzare delle attività specifiche per loro, in modo particolare per i nostri fedeli, durante le feste? Mi ricordo che una volta, stavo con sacerdoti e seminaristi della diocesi, quando una famiglia cattolica del nord-est del Paese ha deciso di cucinare per tutti noi le specialità del loro luogo di nascita. Abbiamo goduto di un grande pasto in famiglia.

Inoltre dobbiamo pensare ai migranti e ai senza fissa dimora. Abbiamo il coraggio di seguire l'esempio del Santo Padre Francesco e invitare queste persone nelle nostre chiese, per godersi un pranzo e la gioia di stare insieme durante le feste? Un servizio di questo tipo è offerto di rado dalla Chiesa di Cina. Ma quello che facciamo per i nostri fratelli più piccoli lo facciamo per Gesù.

Possiamo godere della luna piena, mangiare mooncake, condividere la nostra vita di fede e pregare per le famiglie e i parenti di coloro che lavorano o vivono lontano da casa. Ma possiamo anche visitare le case per anziani e gli orfanotrofi, per portare a queste persone la benedizione di Dio e la compagnia di cui hanno bisogno. Possiamo rendere la nostra parrocchia una casa felice. Inoltre, per coloro che hanno la fortuna di poter stare a casa insieme alla famiglia: potete per favore spegnere i telefonini e i computer?

In questo modo potrete passare davvero del tempo con i vostri cari. Come nei giorni passati, potrete pregare con le vostre famiglie. Invece molti giovani cattolici preferiscono prendere parte a incontri di preghiera online, piuttosto che pregare con i genitori. Per come la vedo io, il tempo va speso con i genitori, il marito o la moglie, i figli. In questo modo potete rendere la vostra una casa felice.

Condividiamo il più possibile la gioia di passare del tempo insieme, trattando il prossimo come un familiare, in modo particolare durante la Festa di mezzo autunno. Con l'amore e la compassione di Cristo, possiamo costruire insieme la famiglia e la Chiesa. Per la festa di quest'anno, siete pronti a godere di una giornata felice con la famiglia, gli amici, la comunità di fedeli? Che Dio vi benedica.

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