14/02/2023, 11.54
AFGHANISTAN
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Ghor: estorsioni dei talebani obbligano ong a sospendere le operazioni

Le autorità locali chiedono il 30% di cibo o denaro destinato alla popoalazione. Le dichiarazioni dei funzionari provinciali sono contraddittorie e alcuni hanno ammesso di aver chiesto ai dipendenti delle organizzazioni umanitarie una parte del loro stipendio. Si complicano le condizioni di vita degli afghani.

Kabul (AsiaNews/Agenzie) - Nella provincia centrale di Ghor le organizzazioni umanitarie hanno sospeso le loro operazioni a causa delle estorsioni dei talebani, che chiedono che venga loro consegnato il 30% del cibo o degli aiuti destinati alla popolazione. 

Fonti anonime lo hanno rivelato ad Amu TV, una delle poche agenzie di stampa indipendenti rimaste nel Paese: “Un comitato talebano visita le organizzazioni per raccogliere denaro che dovrebbe essere distribuito alle persone in forma di aiuti umanitari, dicendo che serve per la costruzione della strada” che va da Ghor a Herat. Per questa ragione diverse organizzazioni non sono disposte a continuare il loro lavoro. Le ong lavorano “per la popolazione dell’Afghanistan sulla base di progetti”, fornendo cibo e carburante per permettere alla gente di superare l’inverno, ha aggiunto un’altra fonte.

La situazione è stata confermata anche da un cooperante del Programma alimentare mondiale delle Nazioni unite (Pam), secondo cui non è la prima volta che i talebani chiedono alle agenzie una quota degli aiuti: “In molti distretti della provincia di Ghor i talebani hanno sequestrato derrate alimentari e altri aiuti con la scusa della costruzione di una strada”. I talebani estorcono gli aiuti alle agenzie in particolare nei distretti di Du Layna e Pasaband e in alcune parti della città di Firozkoh.

Nel frattempo la povertà, la disoccupazione, il freddo (che ha già mietuto diverse vittime) e ora anche la sospensione degli aiuti umanitari stanno complicando le condizioni di vita della popolazione afghana e in particolare degli sfollati interni che si trovano nella provincia di Ghor: “Ero venuto qui a causa della povertà, ma non c'è lavoro”, ha detto ad Amu TV Ibrahim, uno degli sfollati. “Sono tre anni che mia moglie, io e i nostri tre figli facciamo affidamento sull'aiuto delle organizzazioni per sopravvivere. Con il blocco degli aiuti da parte dei talebani non abbiamo niente da mangiare e niente per scaldare la nostra casa, venite a vedere”.

Le dichiarazioni da parte dei talebani sono state finora contraddittorie: il portavoce del governatore provinciale ha detto che le autorità talebane non hanno mai estorto denaro alle agenzie: al contrario queste si sarebbero inventate una scusa per non aver distribuito gli aiuti per più di un mese. Tuttavia, un altro funzionario locale a capo del Dipartimento dell’informazione e della cultura ha detto che “ai dipendenti che lavorano per alcune organizzazioni a Ghor - e non direttamente alle agenzie umanitarie - è stato chiesto di dedicare una percentuale dei loro stipendi”.

La Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) ha più volte ribadito che dopo la conquista del Paese da parte dei talebani ad agosto 2021 e l'interruzione dei trasferimenti bancari internazionali, il denaro spedito in Afghanistan viene depositato in conti delle Nazioni Unite in banche private e utilizzato dalle agenzie Onu esclusivamente per scopi umanitari, e non viene consegnato all'Emirato islamico dell'Afghanistan.

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