15/12/2014, 00.00
FILIPPINE
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Giovani cattolici filippini: La legge sulla Salute riproduttiva non ferma l'impegno pro-life

A due anni dall’approvazione della norma, giovani cattolici della capitale fondano il movimento “Love + Life Philippines”. Obiettivo dei fondatori è spiegare ai coetanei le ragioni “pro vita” e che la norma “non serve”. Il progetto presentato nella festa di Nostra Signora di Guadalupe, protettrice dei bambini non nati.

Manila (AsiaNews/Cbcp) - In concomitanza con il secondo anniversario dell'approvazione della controversa legge sulla Salute riproduttiva (Rh Bill), contro la quale si è battuta con forza la Chiesa filippina, un gruppo di giovani cattolici lancia l'iniziativa "Love + Life Philippines" (Llp). Ragazzi e ragazze in prima fila nella campagna "pro life" hanno presentato l'iniziativa il 13 dicembre scorso, in concomitanza con la festa di Nostra Signora di Guadalupe, patrona dei bambini non nati, nell'omonimo santuario a Makati, cittadina della regione di Metro Manila. Per garantire maggiore diffusione, i promotori hanno anche aperto una pagina su Facebook

P. Eric Cruz, parroco del santuario, sottolinea che "è un onore per i membri di Llp presentare l'iniziativa in una parrocchia pro-vita come la nostra"; il sacerdote ha concelebrato la messa di presentazione assieme al direttore spirituale di Llp, p. Gerry Battad. Peter Pardo, presidente Llp, realtà che comprende associazioni e gruppi cattolici della capitale, spiega che l'obiettivo è "raccontare la verità" ai giovani, spiegare loro le ragioni "pro-vita" e "che la Rh non serve". 

L'8 aprile scorso la Corte suprema delle Filippine ha confermato la costituzionalità della legge sulla salute riproduttiva (Responsible Parenthood and Reproductive Health Act 2012), abrogandone però alcuni articoli e ammettendo l'obiezione di coscienza.

Dalla sua ratifica nel dicembre 2012, gruppi e istituzioni cattolici avevano presentato 14 ricorsi contro la legge, giudicandola incostituzionale. In un primo momento la Corte suprema ha bloccato l'attuazione del provvedimento per quattro mesi (marzo 2013), per poi congelarla a tempo indeterminato (luglio 2013) fino alla decisione finale.

La legge sulla salute riproduttiva proibisce l'aborto clinico ma invita le coppie a non avere più di due figli. Inoltre impone ai centri sanitari statali di dare in modo gratuito preservativi e pillole anticoncezionali. Tale disegno ha il sostegno delle grandi Ong internazionali, dell'Onu e dell'Unicef, che vedono nell'alto tasso di natalità una delle principali cause di povertà. La Chiesa filippina, fiancheggiata da numerose associazioni cattoliche attive nel Paese, sostiene invece il Natural Family Programme (Nfp), volto ad incentivare una cultura di responsabilità e amore basata sui valori naturali.

 

 

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