21/03/2022, 08.44
ASIA TODAY
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Gli Usa accusano i generali birmani di genocidio contro i rohingya

Le altre notizie del giorno: il Giappone vuole convincere l'India a condannare la Russia; due uomini sono morti in Sri Lanka mentre erano in fila per ottenere del carburante; in Bangladesh c'è stato un altro incidente con un traghetto; Hong Kong sta allentando le restrizioni contro il Covid-19; Mosca invita i cittadini a denunciare i vicini di casa; Saudi Aramco segnala un +124% degli utili

MYANMAR

L’amministrazione Biden ha stabilito che le violenze commesse in Myanmar nel 2017 dai militari birmani contro i rohingya rappresentano crimini contro l’umanità e genocidio. L'annuncio sarà dato oggi dal segretario di Stato Antony Blinken. Lo hanno detto a Reuters dei funzionari americani, secondo cui Washington spera così di aumentare la pressione della comunità internazionale verso l’esercito birmano, che dopo aver preso il potere con un colpo di Stato l’anno scorso sta combattendo una guerra civile contro le milizie etniche del Paese.

GIAPPONE – INDIA

Nella sua visita a New Delhi, il premier giapponese Fumio Kishida ha chiesto al proprio omologo, Narendra Modi, di prendere una posizione di condanna più netta nei confronti dell’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia il premier indiano nelle sue dichiarazioni non ha menzionato né Mosca né Kiev in maniera diretta, limitandosi a un generale appello alla pace. Anche gli altri membri del Quad, Australia e Stati Uniti, hanno provato senza successo a fare pressioni sull’India, primo acquirente di armi russe e recentemente anche di petrolio.

SRI LANKA

Ieri in Sri Lanka sono morti in due incidenti separati due uomini sulla settantina che stavano facendo delle lunghe code per accaparrarsi un po’ di carburante. A causa della peggiore crisi economica dall’indipendenza del Paese, ci sono blackout continui per la mancanza di petrolio e kerosene. Dopo aver terminato le scorte di greggio ieri ha chiuso l’unica raffineria della nazione.

BANGLADESH

Almeno cinque morti e una dozzina di dispersi è il bilancio delle vittime dopo che una nave ieri si è scontrata con un traghetto a Dhaka. L’imbarcazione trasportava più di 60 passeggeri. Gli incidenti sui traghetti sono comuni in Bangladesh; gli esperti danno la colpa alla scarsa manutenzione e agli standard di sicurezza troppo bassi.

HONG KONG

A partire dal mese prossimo Hong Kong riprenderà i voli internazionali dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e da altri sette Paesi, mentre la quarantena all’arrivo passerà da 14 a 7 giorni. Da oggi verranno inoltre progressivamente allentate le misure di distanziamento sociale. Al momento Hong Kong ha uno dei tassi di mortalità per Covid-19 più alti al mondo.

ARABIA SAUDITA

L’anno scorso gli utili di Saudi Aramco sono cresciuti del 124% per un totale di 110 miliardi di dollari. L’annuncio è stato dato dal gigante dell’energia saudita dopo un attacco degli houthi dello Yemen a diverse località e strutture di Aramco. I Paesi dell’Opec hanno finora resistito alla pressioni occidentali di aumentare la produzione per abbassare i prezzi del greggio.

RUSSIA

Nelle chat dei condomini della Russia cominciano ad apparire degli avvisi che invitano a denunciare agli organi di sicurezza i vicini che si esprimono contro le operazioni militari del governo. Viene diffuso perfino un modello di denuncia, dove indicare l’indirizzo e i dati delle persone “non in linea”, e già sono state trasmesse simili delazioni a Kazan e nella regione di Kaliningrad, dove la polizia ha bloccato i telefoni di chi diffonde “dati non credibili”.

TURKMENISTAN

Serdar Berdymuhamedov ha assunto ufficialmente la carica di presidente del Turkmenistan, dopo aver vinto le elezioni con il 72,97% dei voti, nonostante i tanti sospetti di brogli nella raccolta delle schede, in elezioni svolte senza alcuna partecipazione di osservatori internazionali. La cerimonia di inaugurazione si è svolta al Palazzo della Spiritualità di Ašgabat, e il nuovo leader ha proclamato una “nuova e irrevocabile era di trasformazioni democratiche del nostro Paese, in rispetto delle nostre secolari tradizioni di potere del popolo”.

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