08/12/2022, 08.45
LANTERNE ROSSE
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Gli Usa stanziano 12 miliardi dollari per la difesa di Taiwan dalla Cina

Le Forze armate taiwanesi invitate alle grandi esercitazioni navali Rimpac del 2024. Creato anche un fondo da 100 milioni all’anno per munizioni da destinare a Taipei in caso di conflitto. Secondo il Pentagono, Pechino potrebbe attaccare entro il 2024. La guerra in Ucraina ritarda però le consegne di armi all’isola.

Taipei (AsiaNews) – Nei prossimi cinque anni gli Usa stanzieranno 12 miliardi di dollari in aiuti e prestiti per la difesa di Taiwan da un possibile attacco della Cina. Lo rivela la versione finale del National Defense Authorization Act, che il Congresso approverà entro fine mese.

In una decisione che alzerà in modo ulteriore la tensione nello Stretto di Taiwan, il documento prevede la partecipazione di Taipei nel 2024 a Rimpac, la più importante esercitazione aeronavale degli Stati Uniti nel Pacifico occidentale. Washington creerà anche un fondo da 100 milioni all’anno per munizioni da destinare ai taiwanesi in caso di conflitto.

Secondo l’ammiraglio Michael Gilday, capo delle operazioni navali della Marina Usa, Pechino potrebbe essere in grado di invadere Taiwan entro il 2024 e non il 2027, come previsto in precedenza dal Pentagono. È quanto ha dichiarato. Nel marzo 2021 l’ammiraglio Phil Davidson, all’epoca alla guida del Comando Usa dell’Indo-Pacifico, aveva affermato che i cinesi potrebbero tentare di riprendersi l’isola entro i prossimi sei anni.

La Cina considera Taiwan una “provincia ribelle”, e non ha mai escluso di riconquistarla con l’uso della forza, soprattutto con la salita al potere di Xi Jinping. L’isola è di fatto indipendente da Pechino dal 1949; all’epoca i nazionalisti di Chiang Kai-shek vi hanno trovato rifugio dopo aver perso la guerra civile sul continente contro i comunisti, facendola diventare l’erede della Repubblica di Cina fondata nel 1912.

Alla visita a Taipei in agosto di Nancy Pelosi, speaker della Camera Usa dei rappresentanti, i cinesi hanno risposto con una prova tecnica di blocco militare: una delle opzioni in mano a Xi in un possibile, futuro scenario d’invasione dell’isola. L’alternativa è una operazione anfibia che secondo molti esperti sarebbe la più complicata dallo sbarco anglo-americano in Normandia del 6 giugno 1944.

In base al Taiwan Relations Act, gli Stati Uniti sono impegnati a difendere Taipei. Adottato nel 1979 dopo il formale riconoscimento diplomatico della Cina comunista, il provvedimento non specifica l’effettiva natura dell’impegno di Washington verso l’isola: una “ambiguità strategica” che produce continue tensioni con Pechino.

L’invasione russa dell’Ucraina crea però dei problemi al sostegno militare di Washington ai taiwanesi: le forniture di aiuti militari a Kiev rallentano le consegne a Taipei, come ammesso dallo stesso governo statunitense. Al momento l’isola deve ricevere ancora armamenti Usa per 18,7 miliardi dollari. Nella maggior parte si tratta di caccia da combattimento F-16, missili Stinger per difesa aerea e sistemi d’artiglieria semovente Paladin.

 

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