30/01/2021, 08.00
CINA
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Gli smartphone Huawei crollano del 42% a causa delle sanzioni di Trump

In un anno il gigante hi-tech cinese passa dal primo al sesto posto nella quota di mercato mondiale. Amministrazione Biden: Le imprese di Pechino minacciano la nostra sicurezza nazionale. Apple e Samsung approfittano della caduta di Huawei. Crescono le vendite di Xiaomi, anch’essa nel mirino di Washington.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Huawei ha venduto il 42% in meno di smartphone nell’ultimo trimestre del 2020, passando dal primo al sesto posto nella classifica mondiale delle vendite. È quanto emerge dai calcoli di Counterpoint Research, pubblicati il 28 gennaio, secondo cui il crollo è dovuto alle sanzioni imposte dall’amministrazione Trump al gigante tecnologico cinese.

L’ex presidente Usa ha accusato più volte Huawei di spiare per conto del governo; dal febbraio scorso la compagnia cinese non può acquistare microchip prodotti da aziende Usa o da compagnie di altri Paesi che però fanno uso di tecnologia statunitense. Il componente è essenziale nella produzione di telefonini di ultima generazione. Su pressione di Washington, molti Stati hanno rinunciato anche ad acquisire il sistema 5G di Huawei, considerato un leader mondiale nel settore.

Tra ottobre e dicembre dello scorso anno, Huawei ha venduto 32,3 milioni di smartphone: nello stesso periodo del 2019 le vendite erano arrivate a 56,2 milioni. La sua quota di mercato mondiale è scesa dal 14 all’8%, e le previsioni per il futuro sono di un ulteriore peggioramento. Il nuovo presidente Usa Joe Biden ha sottolineato che continuerà a esercitare pressioni sulle imprese hi-tech cinesi. Jen Psaki, portavoce di Biden, ha detto il 27 gennaio che “i sistemi prodotti da venditori inaffidabili come Huawei sono una minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti e dei suoi alleati”.

Apple e Samsung hanno beneficiato della caduta di Huawei. Il colosso californiano ha venduto 90,1 milioni di smartphone nell’ultimo trimestre dello scorso anno, una crescita annua del 32%, che lo porta a controllare il 23,4% del mercato. La grande compagnia sudcoreana ha registrato invece un aumento del 10,7%. Huawei è stata superata anche da un concorrente interno, Xiaomi, diventato il terzo venditore mondiale. Le prospettive non sono buone nemmeno per questo produttore cinese, sanzionato da Trump poco prima di lasciare la Casa Bianca.

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