21/08/2023, 09.33
INDIA
Invia ad un amico

I preti e i fedeli di Ernakulam-Angamaly sfidano l'ultimatum del delegato pontificio

di Nirmala Carvalho

Solo in una manciata di parrocchie su 325 dell'arcidiocesi al centro dello scontro tra siro-malabaresi si è celebrata la liturgia con il "rito unificato" nonostante l'ordine di mons. Vasil. L'amministratore apostolico mons. Thazhath: "Chi non ubbidisce al papa si pone fuori dalla Chiesa". Tra i cattolici indiani crescono le perplessità su questa vicenda che si intreccia al percorso sinodale di ascolto a cui papa Francesco ha chiamato le diocesi di tutto il mondo.

Kochi (AsiaNews) – L’ultimatum del delegato pontificio mons. Cyril Vasil non ha portato frutti nello scontro che da due anni divide la Chiesa siro-malabarese. Nonostante l’ammonimento sulle sanzioni canoniche per i trasgressori domenica 20 agosto la quasi totalità delle celebrazioni eucaristiche nell’arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly si è svolta ancora con il rito in cui il sacerdote è rivolto per tutta la celebrazione verso i fedeli, rigettando ancora una volta la “liturgia unificata” adottata due anni fa dal Sinodo di questa Chiesa di rito orientale e che con una soluzione di compromesso tra tre diverse modalità in uso prescrive che il celebrante si rivolta verso l’altare nella parte centrale della Santa Qurbana.

Secondo i dati forniti dai promotori della protesta solo in 6 chiese su 325 la liturgia è stata celebrata secondo il “rito unificato”, approvato dal Vaticano. In due - la chiesa di Kottakkavu, San Tommaso Foraneo, e la chiesa di Manjapra, Santa Croce - i fedeli hanno abbandonato la liturgia una volta constatato che il sacerdote stava seguendo il rito voluto dal Sinodo siro-malabarese. Anche nella basilica di Santa Maria - la chiesa primaziale, rimasta a lungo chiusa proprio per le tensioni liturgiche - un centinaio di parrocchiani si sono accampati fin dall’alba all'interno del complesso per sventare qualsiasi tentativo del nuovo rettore della basilica, p. Antony Puthavelil (insediatosi all’inizio di agosto dopo l’arrivo del delegato pontificio) di celebrare con il “rito unificato”. Alla fine è stato p. Poothavelil a rinunciare, spiegando che una Messa non può essere celebrata in mezzo a tanta tensione. P. Jose Vailikodath, segretario del Consiglio di protezione dell'arcidiocesi, sostiene che “il piano del delegato è stato un vero fiasco per l'arcidiocesi”, mentre la questione della legittimità dell’azione di mons. Vasil è stata impugnata anche di fronte alla magistratura civile.

Da parte sua con una nota pubblicata sul sito web della Chiesa siro-malabarese l’amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly - l’arcivescovo Andrews Thazhath che è anche presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci) - ribadisce che l’unico rito eucaristico consentito è quello approvato dal Sinodo e che disobbedire vuole dire porsi fuori dalla Chiesa. “Questa è la decisione del papa è tutti sono tenuti a obbedire” ha scritto, ricordando che “In occasione dell'ordinazione ciascun sacerdote ha giurato sulla Bibbia di obbedire al papa e ai vescovi”. Mons. Thazhath, arcivescovo di Trichur, è stato nominato amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly da papa Francesco il 30 luglio 2022 dopo che il vicario metropolitano, l'arcivescovo Antony Kariyil, aveva presentato le sue dimissioni per non essere riuscito a risolvere il conflitto liturgico. Il delegato papale mons. Vasil è stato inviato dopo che l'arcivescovo Thazhath non è riuscito a far implementare la Messa uniforme nell'arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly.

Intanto il livello raggiunto dallo scontro tra i siro-malabaresi sta sollevando perplessità anche nel resto delle comunità cattoliche indiane. Sul sito cattolico MattersIndia p. George Pattery, ex presidente della Conferenza dei gesuiti dell'Asia meridionale, lamenta “l’uso dell’Eucaristia come un’arma di avvertimento” da parte di mons. Vasil. “Per Gesù, l'eucaristia dovrebbe portare a lavarsi i piedi l'un l'altro, e non a teorie rituali sulla purezza e l'inquinamento, qualcosa che Gesù ha messo fortemente in discussione”, ha commentato da Calcutta il gesuita, originario del Kerala. Mentre da Mumbai la teologa Astrid Lobo Gajiwala dice di trovare tristemente ironico il fatto che “queste prove di forza vengano utilizzate in un momento in cui la Chiesa universale ha già trascorso due anni a discutere i modi per costruire una Chiesa sinodale, in cui le voci di tutti siano ascoltate”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Siro-malabaresi: ancora scontro nell'arcidiocesi di Ernakulam-Angamaly
20/10/2022 13:13
Siro-malabaresi: papa Francesco invia delegato per risolvere la disputa con l'arcidiocesi ribelle
01/08/2023 12:56
Siro-malabaresi: sanzioni canoniche per i preti che non celebreranno con il 'rito unificato'
18/08/2023 12:16
Andrews Thazhath nuovo presidente dei vescovi indiani
10/11/2022 14:20
Siro-malabaresi, laici bruciano manichini di due cardinali per la disputa sulla liturgia
19/03/2022 11:08


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”