12/04/2021, 09.14
RUSSIA-UCRAINA-PAKISTAN
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Il conflitto russo-ucraino (e la vendita di armi) arriva fino ad Islamabad

di Vladimir Rozanskij

Il ministro russo degli Esteri, Sergej Lavrov, ha visitato India e Pakistan. Mosca cerca di offrirsi come mediatrice fra i due giganti asiatici India e Cina. L’Ucraina ha stretti contatti con il Pakistan, grazie al suo fiorente mercato delle armi.

Mosca (AsiaNews) - Russia e Ucraina si contendono le relazioni internazionali anche nell’Asia meridionale. Lo scorso 9 aprile il ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov ha visitato Islamabad, dopo una sessione di trattative in India.  L’ultima visita ufficiale dei russi nella capitale pakistana era avvenuta 9 anni fa. Lavrov ha proposto di conferire uno status più elevato alle relazioni tra i due Paesi, in funzione del raggiungimento di una definitiva regolazione del conflitto in Afghanistan. Ma subito dopo le promesse di “fiducia strategica” con la Russia, è stata annunciata per fine aprile la visita del capo di stato maggiore pakistano, Qamar Javed Bajwa, nella capitale ucraina Kiev.

Nell’Asia meridionale, la Russia sta tessendo relazioni importanti, cercando di proporsi come Paese mediatore nel crescente conflitto tra i due giganti del continente, India e Cina. In un’intervista a Hindustan Times, Lavrov ha affermato che “noi contiamo sul fatto che i due Paesi, in quanto membri responsabili della comunità internazionale, potranno trovare delle vie politico-diplomatiche accettabili per un veloce superamento delle proprie discordie”. Simili affermazioni sono state ribadite dal ministro russo nella conferenza stampa finale con il suo omologo indiano Subrahmanyam Jaishankar, affermando che “le relazioni tra Mosca e Pechino non perseguono lo scopo della creazione di un’unione militare… Con gli amici indiani abbiamo posizioni comuni, e desideriamo che la collaborazione sia inclusiva a vantaggio di tutti, e non contro qualcuno”.

In India, Lavrov si è ben guardato dal nominare l’altro nemico, il Pakistan, dove si è recato subito dopo la visita a Delhi. Il rapporto con Islamabad cresce soprattutto nella cooperazione tecnico-militare, con la realizzazione di manovre comuni piuttosto estese. La precedente visita di Lavrov in Pakistan risale al 2012, e dovette superare il dramma della mancata presenza di Putin alla riunione del cosiddetto “quartetto di Dušanbe” (Russia, Pakistan, Afghanistan e Tagikistan), giustificato per i “troppi impegni” del presidente, in realtà per non scontentare gli indiani.

Putin non ha più trovato il tempo per visitare il Pakistan, ma ha incontrato il suo primo ministro Imran Khan al summit dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (OCS), che si è tenuto a Biškek nel giugno 2019. Lavrov stesso ha incontrato più volte il ministro pakistano degli esteri Shah Mahmood Kureshi, l’ultima volta nel settembre 2020. È stato poi l’ambasciatore pakistano in Russia, Shavkat Ali Khan, a proporre la definizione della “fiducia strategica” per le relazioni tra i due Paesi.

In questo quadro è scoppiata la “mina ucraina”, proprio nel momento in cui si è riacutizzata la tensione con la Russia nel Donbass. A inizio aprile, l’ambasciatore ucraino a Islamabad Markijan Čučuk ha incontrato il generale Bajwa per “discutere le questioni della sicurezza della regione e della collaborazione bilaterale”, soprattutto in campo militare. Ciò significa coinvolgere l’industria ucraina delle armi del gruppo Ukroboronprom. Nell’occasione Čučuk ha trasmesso anche l’invito a visitare Kiev, a nome del primo ministro ucraino Denis Šmyhal’. In quell’occasione, gli ospiti pakistani potranno visitare la mostra “Armi e sicurezza-2021” e il salone aeronautico “Aviasvit-XXI”, con cui l’Ucraina intende mostrare al mondo la sua forza militare e il suo progresso tecnologico nel settore.

Il consenso del generale Bajwa alla visita a Kiev porta quindi a un livello internazionale il confronto tra Russia e Ucraina. La collaborazione militare fra Ucraina e Pakistan risale agli anni ’90 del secolo scorso, quando Kiev ha consegnato a Islamabad 320 carri armati T-80UD, eredità sovietica che permise agli ucraini di salvare la propria industria bellica. In generale, l’Ucraina sta portando avanti da tempo una “diplomazia orientale” in funzione anti-russa. Il presidente Volodymyr Zelenskyj ha visitato di recente il Qatar, e sta preparando un viaggio in Turchia, cercando di posizionarsi su tutti i terreni sensibili, dal Medio Oriente al Caucaso, e ora anche nell’Asia meridionale.

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