Salta la tregua tra Thailandia e Cambogia: nuovi raid con morti e sfollati
Le notizie di oggi: a Hong Kong al voto appena il 31,9% nelle elezioni per "soli patrioti". Il Giappone si ritira dal progetto per la costruzione di una centrale nucleare in Vietnam. A Goa 25 morti in un incendio in night club. Gulf Centre for Human Rights denunciato la sparizione forzata in Oman dell’attivista per i diritti umani Talib al-Saedi. Il Kirghizistan si candida per un seggio al Consiglio di sicurezza dell'Onu.
THAILANDIA-CAMBOGIA
La Thailandia ha lanciato attacchi aerei contro posizioni militari cambogiane dopo che un soldato thailandese è stato ucciso, spingendo sull’orlo del collasso la fragile tregua mediata dagli Stati Uniti. Ciascuna delle due parti accusa l’altra di aver infranto la pace attaccando basi e personale di confine durante il fine settimana, nella più violenta ondata di ostilità da mesi tra i due vicini del Sud-est asiatico. “Un soldato thailandese è stato ucciso e quattro sono rimasti feriti”, ha dichiarato in un comunicato il portavoce dell'esercito thailandese Winthai Suvaree, accusando le truppe cambogiane di aver aperto nuovamente stamattina nella provincia di Ubon Ratchathani. Da parte sua, la Cambogia ha incolpato la Thailandia di aver violato il cessate il fuoco, rilanciando la consueta retorica di accuse reciproche che da tempo caratterizza le relazioni tra i due Paesi.
HONG KONG
A Hong Kong si sono recati alle urne il 31,9% degli aventi diritto nelle elezioni del Consiglio Legislativo (LegCo) tenutesi ieri, co la possibilità di votare per ‘soli candidati patriottici’, cioè ritenuti fedeli alle direttive di Pechino. I massicci sforzi dell’amministrazione per aumentare la partecipazione hanno prodotto un aumento di appena l’1,7% rispetto all’analoga consultazione del 2021, con una percentuale comunque lontanissima dall’ultimo voto senza restrizioni del 2016, quando alle urne si recarono il 58,2% degli elettori. Inoltre dallo spoglio dei voti risultano in aumento le schede bianche e nulle: sono state ben 40mila, pari al 3,1% dei voti espressi.
GIAPPONE-VIETNAM
Il Giappone si è ritirato dal progetto per costruire la centrale nucleare vietnamita Ninh Thuan 2, giudicando i tempi di realizzazione troppo stretti. La decisione rischia di complicare i piani del Vietnam per evitare future carenze energetiche, in un contesto di crescente domanda elettrica e frequenti blackout. Il Vietnam aveva chiesto a Giappone e Russia di riprendere due progetti nucleari sospesi nel 2016 per motivi di sicurezza e costi. La Russia dovrebbe occuparsi di Ninh Thuan 1, ma anche per questo impianto non è stato ancora firmato alcun accordo. La decisione giapponese arriva inoltre in un momento di tensioni diplomatiche tra Tokyo e Hanoi, aggravate da un piano vietnamita per vietare le moto a benzina nel centro di Hanoi, misura che preoccupa Honda.
INDIA
Un incendio in un nightclub di Goa ha causato 25 morti nella notte tra il 6 e il 7 dicembre. Quattro delle vittime erano turisti provenienti da Delhi, mentre gli altri 21 erano membri dello staff del locale. Goa, un piccolo stato costiero, è una popolare destinazione turistica, soprattutto per gli stranieri, grazie alle sue spiagge e ai paesaggi collinari. Secondo i dati governativi, circa 5,5 milioni di turisti - di cui 271.000 stranieri - hanno visitato Goa nella prima metà dell’anno.
OMAN
Il Gulf Centre for Human Rights ha denunciato la sparizione forzata dell’attivista omanita Talib al-Saedi, convocato dal Servizio di Sicurezza Interna il 30 novembre e da allora senza contatti con famiglia o avvocati. Saedi aveva di recente criticato il governo per la mancanza di sussidi che avrebbe potuto evitare la morte di una famiglia per avvelenamento da monossido di carbonio. Aveva già subìto due arresti in passato per attività pacifiche a favore dei diritti umani e commenti online. In Oman la repressione e le leggi sulla lesa maestà continuano a limitare gravemente la libertà di espressione, portando all’arresto di numerosi attivisti e giornalisti.
RUSSIA
Il ministero russo della giustizia ha inserito nella lista delle “organizzazioni indesiderate” la Federazione internazionale per i diritti dell’uomo (Fidh), una delle più vecchie associazioni umanitarie al mondo, fondata a Parigi nel 1922 per unire tutti coloro che si attivano per i diritti in Europa e oltre, a cui era molto legata la disciolta associazione russa Memorial, i cui membri ora saranno sottoposti a ulteriori controlli e persecuzioni.
KIRGHIZISTAN
I capi di Stato dei Paesi dell’Asia centrale si sono rivolti a tutti i membri dell’Onu, con la richiesta di sostenere la candidatura del Kirghizistan al Consiglio di Sicurezza per il 2027-2028, come ha informato il rappresentante uzbeko Ulugbek Lapasov, in seguito a consultazioni tenute a Taškent con lo scopo di “esprimere la posizione dell’Asia centrale sul rafforzamento del contributo alla pace e alla sicurezza a livello globale” in un impegno regionale comune.




