02/05/2012, 00.00
MYANMAR
Invia ad un amico

Il giuramento del deputato Aung San Suu Kyi al Parlamento birmano

La Nobel per la pace ha fatto il suo ingresso ufficiale all’Assemblea. È la prima carica dopo 22 anni di lotta politica all’opposizione democratica e 5 di arresti domiciliari. Risolta la controversia relativa alla formula, con la promessa di “salvaguardare” la Costituzione per il bene supremo del popolo.

Naypyidaw (AsiaNews/Agenzie) - La Nobel per la pace Aung San Suu Kyi ha fatto il suo ingresso questa mattina in Parlamento, per prestare giuramento ed entrare a tutti gli effetti nell'Assemblea birmana (nella foto). È la prima carica ufficiale ricoperta dalla leader dell'opposizione democratica, che ha trascorso 15 degli ultimi 22 anni agli arresti domiciliari per la propria battaglia contro il regime militare che ha governato con il pungo di ferro il Myanmar. La "Signora" è arrivata nella capitale Naypyidaw e, una volta varcata la soglia del Palazzo, ha firmato il libro delle presenze e preso il proprio posto da deputato assieme a 33 colleghi della Lega nazionale per la democrazia (Nld), completando la formula di rito che prevede l'impegno di "salvaguardare" la Costituzione.

Nei giorni scorsi si è aperta una dura polemica fra il governo e l'opposizione, guidata da Suu Kyi, che assicurava il "rispetto" ma non la "tutela" di una Carta ratificata nel maggio 2008, con un referendum svolto in piena emergenza dovuta al ciclone Nargis e viziata da brogli e violazioni. Tuttavia, dietro mediazione e per volere "del popolo" la Nobel per la pace ha deciso di adempiere al giuramento secondo la formula prevista (cfr. AsiaNews 30/04/12 Ban Ki-moon al Parlamento birmano: Suu Kyi e Thein Sein "uniti" per la democrazia). Secondo alcuni analisti la protesta è stata una presa di posizione "simbolica" contro una Costituzione frutto di corruzione e violenze; altri ritengono invece che è solo un "inutile spreco di tempo", nel "fragile" cammino di riforme intrapreso dalla nazione.

Per Aung San Suu Kyi, 66 anni, si apre ora un "nuovo capitolo" nella sua storia politica e umana, dopo decenni di lotta pacifica - ma inflessibile - contro una dittatura militare che ha provato con ogni mezzo ad eliminarla dalla vita del Paese. Il primo aprile scorso la "Signora" ha conquistato un seggio in Parlamento nelle elezioni suppletive, nelle quali hanno trionfato i candidati dell'opposizione. Tuttavia, l'Assemblea nazionale resta ben salda nelle mani dei militari (il 25% del Parlamento) e del partito di governo vicino all'esercito. Il vero banco di prova per la Nld sarà nel 2015, alla scadenza del mandato dell'attuale presidente "riformista" Thein Sein, quando vi sarà il voto generale per il rinnovo del Parlamento.

Lo scorso 30 aprile il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon è intervenuto per la prima volta ad un'assemblea del Parlamento birmano, nel corso di una visita di tre giorni in cui ha incontrato anche la leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi. Il capo della diplomazia Onu ha invitato Suu Kyi e il presidente Thein Sein a continuare a collaborare per rafforzare il cammino di democratizzazione della nazione. Ieri, nel primo storico faccia a faccia con la Nobel per la pace, Ban ki-moon ha mostrato apprezzamento per la "flessibilità" della "Signora", che guarda sempre - e prima di tutto - "al bene più grande per il suo popolo". Infine l'invito - accettato - al Palazzo di vetro di New York, sede delle Nazioni Unite, dove la leader della Nld si recherà presto in visita ufficiale.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Myanmar, giura il nuovo governo: Ora pace
30/03/2016 08:55
La Corte suprema birmana respinge l’appello: la Nld è un partito illegale
28/01/2011
Ministro birmano: Aung San Suu Kyi libera a novembre, come da scadenza
25/01/2010
Myanmar: al via il nuovo Parlamento, primo passo verso la democrazia
01/02/2016 08:58
Gli esuli politici birmani potranno tornare in patria, ma “servono più riforme”
31/05/2016 14:26


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”