13/05/2021, 12.47
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In Asia 99 - su 100 - metropoli con il rischio ambientale più elevato

In tutto il mondo sono almeno 400 le grandi città, per un totale di 1,5 miliardi di persone, che presentano un rischio “elevato o estremo”. Fra le prime 100, quattro su cinque sono in India e Cina. In vetta alla classifica Jakarta, piagata da inquinamento, alluvioni e ondate di caldo. 

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - In tutto il mondo oltre 400 grandi città o metropoli, per una popolazione complessiva di 1,5 miliardi di persone, sono a rischio “elevato o estremo” a causa dell’inquinamento, mancanza di acqua, cambiamenti climatici e disastri naturali. E delle prima 100 città della lista fra le più vulnerabili del pianeta ai rischi ambientali, ben 99 si trovano nel continente asiatico e l’80% di queste sono sparse fra India e Cina. 

È quanto emerge da una ricerca elaborata dagli esperti di Verisk Maplecroft, agenzia con base nel Regno Unito e specializzata nel calcolo dei rischi, ambientali e non, sul piano nazionale e internazionale. La megalopoli di Jakarta, piagata da inquinamento, alluvioni e ondate di caldo, è in vetta alla classifica. Tuttavia, è l’India con 13 fra le prime 20 città più rischiose al mondo a registrare la situazione più critica e per il futuro rischia di peggiorare. 

Nell’indice globale redatto dagli esperti, Delhi è al secondo posto su 576 grandi città seguita da Chennai (terza), Agra (sesta), Kanpur (decima), Jaipur (ventiduesima) e Lucknow (ventiquattresima). Mumbai, con i suoi 12,5 milioni di abitanti, si trova al 27mo posto di questa speciale classifica.

Guardando solo all’inquinamento atmosferico - che causa più di sette milioni di morti premature in tutto il mondo ogni anno, di cui un milione nella sola India - le 20 città con la peggiore qualità dell’aria tra le realtà urbane di almeno un milione di persone si trovano tutte in India. Fra queste, in cima alla graduatoria troviamo la capitale Delhi. La valutazione dell'inquinamento atmosferico è ponderata rispetto all’impatto delle PM2,5 - particelle microscopiche dannose per la salute -, prodotte in larga misura dalla combustione di carbone e altri combustibili fossili.

Secondo quanto riferisce Will Nichols, capo del dipartimento ambientale e dei cambiamenti climatici alla Verisk Maplecroft, “in molti paesi asiatici questi hub diventeranno meno ospitali contestualmente alla crescita della pressione demografica”. A questo, prosegue, si aggiunge “il cambiamento climatico” che “amplifica la minaccia di inquinamento e condizioni meteorologiche estreme, minacciando il loro ruolo di generatori di ricchezza per le economie nazionali”. 

Per quanto riguarda la Cina, pur essendo più ricca dell’ India deve anch’essa affrontare sfide ambientali epocali e formidabili. Delle prime 50 città più colpite da inquinamento delle acque, ben 35 si trovano nel Paese del dragone; inoltre, 13 delle prime 15 devono affrontare stress e criticità sul fronte idrico. Tuttavia, conclude l’esperto, sistemi politici e di sviluppo diversi potrebbero giocare a favore della Cina dove “una classe media emergente chiede sempre più aria e acqua più pulite, il che si riflette negli obiettivi del governo”.

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