28/09/2019, 10.47
HONG KONG - CINA
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In decine di migliaia contro gli abusi sessuali e le torture della polizia di Hong Kong

di Paul Wang

Sotto accusa il centro di detenzione di San Uk Ling, vicino al confine con la Cina. Ascoltate cinque testimonianze dirette e indirette sugli abusi. Un giovane è stato torturato e abusato sessualmente perché non ha voluto rivelare la password del suo smartphone. Decine di arrestati sono stati ricoverati in ospedale, alcuni con fratture alle ossa.

Hong Kong (AsiaNews) – Decine di migliaia di persone si sono radunate ieri sera a Edimburgh Place per denunciare le violenze – fra cui abusi sessuali e torture – operate dalla polizia di Hong Kong contro dimostranti del movimento anti-estradizione rinchiusi nella prigione di San Uk Ling, vicino al confine con la Cina.

Un giorno prima, il capo dell’esecutivo Carrie Lam ha dichiarato che il centro di detenzione non sarà più usato per incarcerare i dimostranti. Ieri, il portavoce della polizia ha detto che a San Uk Ling non vi sono più membri del movimento e che le accuse fatte a loro sono inconsistenti.

Ma ieri sera i circa 50mila radunati ad Edimburgh Place hanno potuto ascoltare le testimonianze dirette o indirette di cinque vittime. Una studentessa della Chinese University, “S.” ha raccontato che mentre veniva arrestata, un poliziotto le ha palpato il seno e che alla stazione di polizia di Kwai Chung ha dovuto urinare davanti a poliziotti maschi “guardoni”.

Un’altra testimonianza, letta da un volontario perché la vittima è ancora sotto schock, racconta di un giovane che, arrestato, si è rifiutato di sbloccare il suo smartphone per salvare la privacy dei suoi contatti. Il giovane è stato spruzzato con lo spray urticante, poi fatto spogliare nudo, con la testa coperta, legato a un tavolo e abusato sessualmente. Un poliziotto gli ha detto: “Non ti sarebbe successo nulla se ci avessi detto la password [del tuo smarphone]”. Dopo ciò, la polizia ha lavato il suo corpo con disinfettante e acqua e rivestito, lo ha presentato in corte. Per circa 30 ore dal suo arresto egli non ha potuto contattare alcun avvocato.

Claudia Yip, dell’organizzazione Hong Kong Human Rights Monitor, ha fatto notare che in altre stazioni di polizia sono avvenuti tali abusi, compresi il non accesso a cure mediche o a un avvocato.

Secondo la polizia, il centro di San Uk Ling è stato usato solo per 75 dimostranti in quattro momenti differenti. I membri del movimento denunciano che l’11 agosto, su 54 arrestati, 31 sono stati detenuti e poi mandati all’ospedale. Sei di loro avevano le ossa fratturate.

Il movimento anti-estradizione continua a chiedere un’inchiesta indipendente sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia, ma il governo non la concede.

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