India, Covid e risarcimenti negati: 2 milioni di morti ignorati nei dati ufficiali
Il parlamentare John Brittas chiede un risarcimento per i parenti dei deceduti per Covid alla luce dei nuovi dati del Sistema di Registrazione Civile (CRS). "Migliaia di richiedenti esclusi". C'è una “inquietante discrepanza” tra il bilancio ufficiale del governo e il numero di decessi reali. Nel Gujarat le morti sarebbero 33 volte superiori. Secondo le stime il governo avrebbe risparmiato circa 1 miliardo di euro.
New Dheli (AsiaNews) - Citando i nuovi dati del Sistema di Registrazione Civile (CRS), John Brittas, parlamentare del Partito Comunista d’India (Marxista), ha affermato che c’è una “inquietante discrepanza” tra il bilancio ufficiale del governo e il numero di decessi reali avvenuti durante la pandemia di Covid-19. Brittas ha scritto al ministro della Salute esortandolo a “dare istruzioni urgenti per condurre una verifica completa a livello nazionale per accertare quante famiglie hanno ricevuto il risarcimento ex gratia rispetto al conteggio dei decessi ufficiali e a quelli stimati”.
I dati rilasciati il 7 maggio 2025 dal Sistema di registrazione civile (CRS) hanno infatti confermato un “enorme” conteggio al ribasso dei decessi causati da Covid-19 nel 2021. Rivelando circa 2 milioni di morti in eccesso rispetto al dato ufficiale di 330mila. Ovvero almeno sei volte di quanto dichiarato dalle istituzioni. Il governo ha inoltre ritardato il rilascio dei dati per il 2021, anno di picco.
La lettera, datata 13 maggio, inizia facendo riferimento all'ordinanza della Corte Suprema del 4 ottobre 2021, che aveva disposto l’ordine ai governi degli Stati di pagare un indennizzo di 50mila rupie (circa 500 euro) ai parenti più stretti di coloro che sono morti a causa della Covid-19. La Corte aveva specificato che questo risarcimento doveva sommarsi a qualsiasi sostegno fornito nell'ambito di qualsiasi programma d’aiuto esistente. Brittas ha definito la sentenza della Corte “un gesto di solidarietà della nazione” e ha sottolineato che il suo vero intento può essere realizzato solo attraverso un’attuazione trasparente.
“Il risarcimento deve essere esteso a tutti i parenti prossimi legittimi e verificabili”, ha scritto il parlamentare. Ma senza un’azione incisiva di sensibilizzazione, di assistenza legale o di identificazione delle vittime, “migliaia di richiedenti meritevoli continuano a essere esclusi”. Molti dei beneficiari non sono consapevoli dell’iniziativa, e non hanno le competenze per affrontare il sistema burocratico. Il parlamentare nel Rajya Sabha ha domandato quante delle famiglie incluse nel conteggio dei decessi abbiano effettivamente ricevuto il risarcimento previsto.
Brittas ha chiesto: “C'è stato qualche sforzo per identificare e assistere coloro i cui cari sono morti durante la pandemia ma i cui decessi non sono stati ufficialmente registrati come legati al covid a causa di limitazioni dei test, ambiguità mediche o sviste burocratiche in diversi Stati?”. La richiesta del parlamentare 59enne è di “un meccanismo trasparente e inclusivo per garantire che il risarcimento sia esteso a tutti i parenti stretti di coloro che si riflettono nei dati sulla mortalità in eccesso” insieme a “norme di documentazione meno rigide, laddove necessario, e un solido meccanismo di ricorso”.
Il Gujarat è in testa nel conteggio al ribasso, con un eccesso di decessi pari a 33 volte il bilancio ufficiale. Questa sottostima ha negato a milioni di famiglie l'accesso ai risarcimenti, facendo risparmiare al governo una cifra stimata in ₹10mila crore (circa 1 miliardo di euro). Soprattutto le comunità emarginate hanno subito il peso delle morti non riconosciute. Anche se non tutti i decessi in eccesso possono essere direttamente attribuiti al Covid, i tempi e le dimensioni suggeriscono fortemente che il virus è stato il fattore principale.