17/10/2005, 00.00
INDONESIA
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Indonesia, polizia a scuola di arabo e Corano

L'iniziativa mira a formare infiltrati nelle scuole islamiche, possibili covi di terroristi. Capo della polizia: contro il terrorismo, "necessarie leggi più dure".

Jakarta (AsiaNews) – Poliziotti indonesiani studieranno l'arabo e impareranno a recitare il Corano per infiltrarsi nelle scuole islamiche e seguire da vicino i movimenti di eventuali terroristi. Il provvedimento rientra in una più ampia lotta al crescente estremismo islamico in Indonesia che, dopo gli attentati a Bali, ha portato il governo a rivedere le misure anti-terrorismo e la polizia a potenziare le capacità del suo personale.

Secondo l'iniziativa del capo della polizia di Surakarta, Abdul Madjid, poliziotti e civili musulmani sotto la sua direzione dovranno imparare a leggere, scrivere e recitare il Corano in arabo. Le lezioni si terranno al quartier generale della polizia dal lunedì al giovedì mattina per tutto il mese del Ramadan. Proprio il mese sacro del digiuno è ritenuto proficuo per una più profonda comprensione dell'islam.

Il provvedimento mira a formare futuri infiltrati nelle scuole islamiche del Paese, possibile covo dei alcuni ricercati terroristi. Si presume, inoltre, che la formazione di molti membri della Jamaah Islamiyah - network terrorista dietro le bombe a Jakarta e Bali – avvenga nelle scuole coraniche.

Analisti indonesiani apprezzano l'iniziativa di Madji, ma allo stesso tempo ne evidenziano i limiti: in generale, le scuole islamiche estremiste sono molto sospettose verso nuovi studenti che non siano stati raccomandati dai membri anziani; l'uso dell'arabo deve essere molto fluente e bisogna conoscere i codici in cui di solito gli estremisti islamici parlano tra di loro.

Jakarta, intanto, studia nuove misure contro il terrorismo nel tentativo di impedire altri attentati come quello che a Bali lo scorso 1 ottobre a Bali hanno ucciso 25 persone. L'Ufficio anti-terrorismo, prima sotto il ministero per gli Affari di sicurezza, legge e politica, è stato trasferito sotto le direttive del presidente stesso. In questo modo si vogliono conferire maggiori poteri "pratici" all'organismo. "Il nuovo corpo – ha detto il ministro della Sicurezza, Widodo AS – dovrà avere la possibilità pratica di scongiurare ulteriori minacce". Widodo ha infine sottolineato l'urgenza di una totale revisione della Legge antiterrorismo. 

A fargli eco il capo della polizia indonesiana, gen. Sutanto. Egli ha definito "debole" la normativa attuale, se paragonata all'Internal Security Act (Isa) di Malaysia e Singapore e al Patriot Act statunitense. Secondo Sutanto "il Paese ha bisogno di una legge più dura che permetta alla polizia di tenere in custodia cautelare i sospetti terroristi almeno per una settimana in caso di interrogatorio"; ad oggi il tempo massimo permesso è 48 ore.

Il generale denuncia, inoltre, una burocrazia troppo lenta: "Servono 3 giorni perché la polizia ottenga dai tribunali locali il permesso legale di custodia; sono indispensabili tempi più brevi per operare in modo più efficace".

La settimana scorsa Jakarta ha accettato di ricevere da Canberra consulenza sulla revisione delle sue leggi contro il terrorismo.

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