16/01/2024, 12.21
INDIA
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Inizia dal Manipur ferito dalle violenze la marcia per l'unità e la giustizia di Rahul Gandhi

Il leader del Congress, in vista delle elezioni primaverili, ha dato avvio alla manifestazione attraversando le aree che a maggio dello scorso anno erano state trasformate in campi di battaglia per lo scontro tra Kuki e Meitei. Il Bharatiya Janata Party, che governa anche lo Stato nord-orientale, è accusato di non aver fatto abbastanza per mettere fine alle violenze.

Imphal (AsiaNews) - “Comprendiamo il dolore che la gente del Manipur ha attraversato. Il Manipur ha perso ciò che aveva di più prezioso a causa della politica del BJP e del RSS e dell'odio che infondono”. Con queste parole il leader del Congress, Rahul Gandhi, si è rivolto alla popolazione dello Stato indiano nord-orientale il 14 gennaio, giorno in cui è iniziata la Bharat Jodo Nyay Yatra, una nuova marcia - dopo quella che si è svolta tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 - proposta dall’opposizione in vista delle elezioni parlamentari che si terranno in primavera.

Significativo che la manifestazione sia partita dal Manipur, dove il 3 maggio dello scorso anno sono scoppiate gravi violenze interetniche tra le popolazioni Kuki e Meitei. L’opposizione ha fin da subito accusato il Bharatiya Janata Party (BJP) - il partito da cui proviene il primo ministro Narendra Modi e che governa anche il Manipur - di aver alimentato le tensioni con la propria propaganda e di non aver poi fatto abbastanza per risolvere la situazione. La sigla RSS si riferisce invece all’organizzazione paramilitare e di estrema destra Rashtriya Swayamsevak Sangh, in cui Modi ha militato da giovane.

Nelle ultime settimane si sono verificati nuovi episodi di violenza in Manipur: nel distretto di Bishnupur sono stati ritrovati i corpi di quattro uomini Meitei che erano usciti per andare a raccogliere la legna. Dallo scoppio del conflitto circa 200 persone hanno perso la vita e quasi 67mila si sono rifugiate altrove. 

Di recente il governo locale, guidato dal Chief Minister N. Biren Singh, ha incolpato “mercenari stranieri” provenienti dal Myanmar (dove è in corso un brutale conflitto civile) di aver attaccato le forze di sicurezza locali, affermazioni poi smentite dal governo centrale di Delhi. Allo stesso tempo, un rapporto pubblicato a inizio mese dall’organizzazione indipendente Top10VPN ha svelato che il più lungo blocco di Internet del 2023 è avvenuto in Manipur a seguito dello scoppio delle violenze.

“Riporteremo l'armonia, la pace e l'affetto per cui lo Stato è sempre stato conosciuto”, ha assicurato Gandhi, criticando il premier Modi per non aver visitato il Manipur negli ultimi otto mesi. “La gente ci chiede perché il primo ministro non ha visitato il Manipur. Tutti vogliono che Rahul Gandhi sollevi la questione in parlamento e chieda al premier di venire qui e incontrare la gente”, ha dichiarato ieri, nel secondo giorno della marcia, Jairam Ramesh, segretario generale del Congress incaricato delle comunicazioni. “Potete vedere quante persone si sono radunate qui. Rahul-ji ha ascoltato il dolore di coloro che non sono in grado di andare a scuola e di coloro che sono ancora nei campi di soccorso”, ha proseguito. 

Migliaia di persone provenienti da diverse parti dello Stato hanno affollato i marciapiedi lungo la National Highway 2, la strada che collega il capoluogo Imphal alla città di Moreh. Nella fase più drammatica del conflitto alcune aree nei dintorni erano state trasformate in campi di battaglia. “Capisco ciò che avete passato. Avete perso membri della famiglia e proprietà. Voglio che capiate che siamo con voi e che vogliamo portare la pace in Manipur”, ha detto in uno dei suoi discorsi lungo la strada Rahul, il cui padre, Rajiv Gandhi, venne assassinato nel 1991, e a quel punto la moglie, Sonia, assunse la guida del partito.

La marcia, dedicata alla “giustizia e all’unità dell’India” - questa la traduzione del significato dall’hindi - percorrerà 6.713 chilometri attraverso 15 Stati e 110 distretti per concludersi a Mumbai tra il 20 e il 21 marzo. Rahul Gandhi visiterà anche altri quattro Stati dell’India nordorientale: Nagaland, Arunachal Pradesh, Meghalaya e Assam, regioni abitate in gran parte da minoranze religiose e tribali. Lo scopo dell’iniziativa, ha spiegato il leader del Congress, è di rispondere alle ingiustizie vissute da alcune fasce della popolazione: “Perché una Bharat Jodo Nyay Yatra? È perché stiamo attraversando un periodo di grande ingiustizia in India. Ed è di tutti i tipi - sociale, politica ed economica”, ha detto Gandhi.

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