25/11/2022, 11.15
PAKISTAN
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Islamabad: il generale Asim Munir nominato nuovo capo dell'esercito

di Shafique Khokhar

Il presidente Alvi ha approvato la proposta del primo ministro Shehbaz Sharif dopo settimane di incertezza. Già direttore di due agenzie di intelligence, tra cui l'Isi, Munir ora ricoprirà il vero ruolo chiave della politica pakistana. Il suo predecessore, il generale Bajwa, nei giorni scorsi ha ammesso l'influenza dell'esercito nelle dinamiche politiche.

Islamabad (AsiaNews) - Il presidente pakistano Arif Alvi ha approvato la nomina del generale Asim Munir a capo dell’esercito, proposta ieri dal primo ministro Shehbaz Sharif. Munir sostituirà il generale Qamar Javed Bajwa che dopo due mandati triennali andrà in pensione. 

Già capo di due agenzie di servizi segreti, tra cui la più potente Inter-Services Intelligence (Isi) e stretto alleato del generale Bajwa, la nomina di Munir, selezionato da una rosa di sei candidati, arriva in un momento di instabilità per il Pakistan: l’ex primo ministro Imran Khan accusa l’esercito di aver complottato contro di lui e di aver persino avuto un ruolo nell’attentato di inizio mese in cui è stato ferito a una gamba da uno sparo. Munir era stato rimosso dall’incarico di capo dell’Isi dallo stesso Khan dopo un periodo di soli otto mesi: alcuni osservatori temevano che il presidente Alvi, dello stesso partito di Khan, il Pakistan Tehreek-e Insaf, potesse bloccare il processo di nomina.

Nelle settimane scorse il premier Sharif si è recato a Londra per chiedere consiglio sulla nomina al fratello Nawaz, che secondo alcuni commentatori sta preparando un ritorno in politica dopo essere stato estromesso dalla Corte suprema del Pakistan nel 2017 in seguito alle rivelazioni dei Panama Papers. Khan, 70enne ex campione di cricket, ha sostenuto che un governo corrotto non dovrebbe scegliere il capo dell’esercito, la vera figura chiave nella politica pakistana, sia per gli affari interni sia per la politica estera. Dall’ottenimento dell’indipendenza l’esercito ha preso direttamente il potere almeno tre volte in Pakistan. Viene ormai dato per scontato che l’ascesa e il declino di Khan siano stati favoriti dalle Forze armate.

Munir è stato a capo della truppe del Force Command Northern Areas - una divisione che opera nelle aree settentrionali, compreso il Kashmir - in qualità di brigadiere sotto il comando di Bajwa, allora comandante della squadra d’élite del X Corpo. 

In occasione della Giornata della difesa e dei martiri, che si celebra ogni anno il 23 novembre per ricordare coloro che sono morti mentre prestavano servizio, il capo dell’esercito uscente, ammettendo di godere di una certa influenza, ha dichiarato che le Forze armate non intendono interferire ancora con questioni di politica interna. Alludendo alle accuse di Imran Khan ha poi sottolineato che “l’esercito è spesso bersaglio di critiche, ma rimane impegnato giorno e notte nel servire la nazione”.

Nel frattempo il livello delle esportazioni è diminuito mentre i prezzi dei beni di prima necessità sono aumentati e le province meridionali del Pakistan non si sono ancora riprese dalle conseguenze delle disastrose alluvioni verificatesi ad agosto.

Shukar Lal, attivista per i diritti umani della provincia di Sindh, ha detto ad AsiaNews di aspettarsi “un grande cambiamento” dal nuovo capo di Stato maggiore dell’esercito. “Il nostro Paese sta attraversando un periodo difficile, mi aspetto azioni positive da parte della politica per creare un’atmosfera più pacifica”.

"Prima di tutto vorrei congratularmi con il generale Munir. Credo davvero che ora i disordini e l'instabilità politica si ridurranno e vedremo un cambiamento positivo nella nostra politica”, ha aggiunto p. Khalid Rashid Asi. “Il rispetto e la dignità delle istituzioni sono molto importanti e l'esercito pakistano è l'istituzione più importante del Paese e dovrebbe stare fuori dalla politica. Prego e auguro loro buona fortuna per lo sviluppo e la prosperità del Paese".

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