19/10/2022, 11.28
INDONESIA
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Jakarta: il nuovo governatore chiamato a risolvere problema inondazioni

di Mathias Hariyadi

La capitale è percorsa da 13 fiumi: il maggiore è il Ciliwung. Ogni anno le inondazioni provocano l'evacuazione di centinaia di persone. Heru Budi Hartono ha ripreso un piano di messa a norma delle sponde sospeso nel 2019.

Jakarta (AsiaNews) - Il nuovo governatore ad interim di Jakarta, Heru Budi Hartono, dovrà occuparsi della gestione delle inondazioni che ogni anno sommergono la capitale. Nelle ultime due settimane Jakarta e la reggenza di Bogor sono state colpite da diverse alluvioni: le autorità hanno evacuato più di 460 persone; 3.662 le case danneggiate a causa di inondazioni e smottamenti nella provincia di Giava orientale.

Un fedelissimo del presidente Joko Widodo, dalla sua nomina il 17 ottobre Hartono ha proibito ai funzionari di Jakarta di prendere ferie durante la stagione delle piogge e ha ripreso un progetto di messa a norma del fiume Ciliwung, abbandonato dai suoi predecessori, Anies Baswedan e il vice Ahmad Riza Patria.

Il progetto era stato voluto nel 2017 dall’allora governatore cristiano di origine cinese Basuki Tjahaja Purnama, meglio conosciuto come Ahok. Il piano prevedeva di “ripulire” le sponde del fiume Ciliwung dagli insediamenti abusivi e arginare le inondazioni entro il 2024.

Jakarta è percorsa da 13 fiumi, di cui il maggiore è il Ciliwung. La forte urbanizzazione degli ultimi anni ha portato a una crescita incontrollata delle abitazioni lungo le sue sponde, provocando un insabbiamento degli argini. Di conseguenza gli straripamenti ricorrenti costringono una parte degli abitanti a cercare rifugio altrove, tra cui nelle strutture cattoliche.

Dopo l’elezione di Baswedan a governatore di Jakarta, il progetto è stato abbandonato perché la città aveva accumulato enormi debiti: nel 2019 è stato bloccato l’acquisto di 118 appezzamenti di terreno intorno al fiume per i quali erano stati stanziati 160 miliardi di rupie (11,4 milioni di dollari). Il piano originale prevedeva di trasformare le sponde del fiume in un’area pedonale lunga 17,5 chilometri, ma solo poco più di un chilometro è stato finora completato. Molti residenti si sono opposti al trasferimento forzato.

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