31/05/2004, 00.00
Arabia Saudita
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Khobar: stranieri "infedeli" e petrolio nel mirino dei terroristi

Riad (Asianews) – Le autorità saudite affermano che il recupero di 50 ostaggi presi da un gruppo sedicente di Al Qaeda nel centro petrolifero di Khobar è stato un successo. Dopo 25 ore di prigionia truppe speciali saudite sono penetrate ieri mattina dal tetto dell'edificio sgominando il sequestro. Almeno 22 persone sono state uccise nell'attacco e durante la prigionia. Un militante è stato arrestato, ma altri 3 sono fuggiti pur nel dispiego di enormi misure di sicurezza.

Fra i morti vi sono molti stranieri: 8 indiani; 3 filippini; due singalesi; un americano; un britannico; un italiano; uno svedese; un sudafricano; un egiziano; 3 sauditi. Nove ostaggi sono stati sgozzati.

Attraverso messaggi su internet, un gruppo che si firma "rete di Al Qaeda nella penisola Araba" ha rivendicato l'operazione e ha proclamato che il suo scopo è liberare degli "infedeli" tutta la penisola. Osama Bin Laden ha sempre dichiarato di voler liberare l'Arabia dagli "infedeli" e dalla dinastia Saud, troppo legata agli americani.

L'attacco è iniziato sabato, con spari per le strade vicino a un complesso di uffici e residenze nel Petrolium Centre a Khobar, dove trovano hanno sede alcune compagnie come la Dutch-Shell,  la francese Total, la russa Lukoil e la cinese Sinopec. Fra le vittime in strada vi è anche un bambino egiziano di 10 anni, che si trovava su un pullman scolastico. I terroristi hanno trascinato dietro un auto il corpo di un britannico ucciso. In seguito gli uomini armati – che secondo descrizioni hanno 20-25 anni -  sono penetrati nel Saad centre, all'interno del lussuoso centro residenziale Oasis, portando con sé 50 ostaggi.

Secondo alcune testimonianze i terroristi hanno frugato e assaltato diverse case alla ricerca di "stranieri" e "non musulmani".

Il principe Bandar ha dichiarato che "lo scopo dei terroristi è di distruggere l'economia saudita e destabilizzare la nazione". Khobar, a 400 km a nord est di Riad, è uno dei massimi centri per l'industria del petrolio, in cui sono impiegati molti stranieri. All'inizio di maggio vi è stato un altro attacco con l'uccisione di 5 stranieri nella zona petrolifera di Yanbu. L'anno scorso, una serie di attacchi suicidi a Riad provocò la morte di almeno 50 persone.

 

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