10/01/2012, 00.00
COREA
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Kim Jong-un annuncia un’amnistia, per far dimenticare la fame

di Joseph Yun Li-sun
Il nuovo dittatore nordcoreano, per festeggiare il compleanno del padre e del nonno, apre le carceri. Ma una fonte di AsiaNews spiega: “Il Paese è nel caos, vige la legge del più forte. E sta finendo del tutto il cibo”.
Seoul (AsiaNews) - Il regime nordcoreano ha annunciato oggi una “grande e benevolente amnistia” per il prossimo 1 febbraio: la mossa, in cui sarà coinvolto un numero non precisato di prigionieri, è pensata per celebrare il centenario della nascita di Kim Il-sung e il 70esimo anniversario di quella di Kim Jong-il. L’attuale dittatore Kim Jong-un, terzogenito di Jong-il, è il promotore dell’iniziativa.

Una fonte coreana spiega ad AsiaNews che l’amnistia “serve a consolidare il potere del nuovo leader, ma soprattutto rientra nei festeggiamenti per il centenario di Il-sung. Questi dovevano essere il vero banco di prova dell’erede: il padre, morto all’improvviso il 17 dicembre, lo aveva incaricato di un progetto edilizio proprio per questa ricorrenza. Lui stava per fallire il risultato, e per farlo dimenticare al resto del governo ha scelto di aprire le carceri”.

Nelle prigioni della Corea del Nord, secondo alcune Ong internazionali, sono rinchiuse almeno 200mila persone; altre fonti parlano di 500mila. Nel Paese, l’ultimo regime stalinista al mondo, si può essere mandati in un campo di lavoro forzato anche soltanto per non aver spolverato le immagini dei leader che per legge si devono tenere in casa. I pochissimi cristiani rimasti sono considerati dei traditori della patria e subiscono più degli altri le vessazioni del carcere.

In ogni caso, continua la fonte di AsiaNews, “l’amnistia non è un premio ma forse una condanna. Da quello che sappiamo, la situazione alimentare nel Paese è peggiorata dopo la morte del ‘caro leader’ e i soldati, per mantenere la stretta sul potere, hanno assunto un atteggiamento sempre più prepotente. Soprattutto nelle province lontane dalla capitale vige la legge del più forte, e questo preoccupa molto tutti noi: Jong-un potrebbe voler dimostrare con l’esercito che è lui, il più forte”.
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