13/09/2005, 00.00
TERRA SANTA
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La Giordania riconosce Teofilo III capo dei greco-ortodossi di Gerusalemme

A Gerusalemme è giunto il decreto reale con il quale si approva la nomina dell'arcivescovo di Tabor. L'Autorità Palestinese "approva" in modo non ufficiale ed Israele, come sempre, tace.

Gerusalemme (AsiaNews) – Il governo giordano ha emesso il 18 settembre un decreto reale con cui approva l'elezione dell'arcivescovo di Tabor, Teofilo III, a capo del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme.

Il riconoscimento giordano non è inaspettato: alcuni esperti a Gerusalemme dicono ad AsiaNews che l'atto era già stato preparato nel corso della visita nel neo-eletto patriarca ad Amman, capitale giordana, durante i primi giorni di settembre. Nel corso del viaggio Teofilo ha incontrato il principe Ghazi, rappresentante ufficiale del sovrano Abdallah, e Awni Yerfas, ministro dell'Interno, che avevano "salutato con gioia" la sua elezione, definita "la strada verso una nuova era all'interno del Patriarcato, che condurrà all'abbattimento di corruzione e malgoverno".

Secondo varie leggi e consuetudini ogni nuova nomina all'interno del Patriarcato deve essere approvata dai governi di Giordania, Palestina ed Israele. L'Autorità Palestinese ha dato risalto ad una dichiarazione del proprio leader, Mahmoud Abbas, che il 18 settembre ha espresso la sua approvazione per la nomina. Intervistato da AsiaNews il segretario generale del Sinodo greco-ortodosso, l'arcivescovo Aristarchos, dice che al momento l'unico atto ufficiale è però quello del Regno giordano, ma "si attendono con speranza segnali da Palestina ed Israele".

Il caso israeliano rimane il più complicato: il governo guidato da Ariel Sharon non si è pronunciato su nessun procedimento religioso fin dalla destituzione dell'ex patriarca Ireneos I, cacciato via perché giudicato colpevole di aver venduto beni del Patriarcato a società israeliane. Da Gerusalemme alcune fonti confermano che il silenzio israeliano è dettato esclusivamente da motivi politico-economici e che Israele non farà alcun passo finchè non vi sia "una porta d'uscita sicura con la quale salvare la faccia".

Per il momento un funzionario ha fatto sapere che è stata istituita una Commissione ministeriale con delega sulla questione.

Ireneos I, declassato al rango di monaco per aver celebrato una funzione Ramallah in veste di Patriarca, è al momento a Gerusalemme, all'interno del Patriarcato. L'arcivescovo Aristarchos dice che egli "sta lavorando tranquillamente"
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