La politica religiosa della Cecenia
Grozny sta ampliando la rete degli istituti di istruzione musulmana sia moltiplicando le scuole islamiche sia invitando noti insegnanti da tutto il mondo. Anche il Gran Muftì Salakh Mežiev, vicinissimo a Ramzan Kadyrov, incontra spesso gli studenti e tiene cicli di lezioni. Ma secondo molti osservatori e attivisti della diaspora cecena quella insegnata è una variante sempre più rigida del sufismo.
Mosca (AsiaNews) - Si sta sviluppando sempre più attivamente in Cecenia, repubblica russa nel Caucaso settentrionale, un’intensa attività di formazione islamica, sia ampliando la rete degli istituti di istruzione religiosa, sia invitando noti studiosi musulmani da altre regioni e Paesi. In questo si esprimono aspetti politici e sociali anche più complessi, legati all’influenza del Muftiat sul governo locale, suscitando numerosi interrogativi tra gli esperti e gli attivisti religiosi su cui ha svolto un’indagine il sito Kavkaz.Realii.
La “formazione permanente” in campo religioso è molto intensa e organizzata in Cecenia, e si svolge su tre livelli fondamentali: le nove scuole ḥāfiẓ per lo studio del Corano, frequentate da 770 studenti, le madrase per i 43mila bambini (430 in tutta la repubblica, anche se soltanto 18 hanno la licenza ufficiale), che per lo più sono aule scolastiche legate alle moschee, chiamate anche mektebe, e due istituti superiori, l’università russo-islamica Kunta-hadži e l’Istituto islamico Kurčaloevskij, dove studiano in tutto circa 600 studenti. Le scuole ḥāfiẓ per ragazzi tra i 7 e i 12 anni sostituiscono per tre anni la frequenza alle scuole dell’obbligo statali, rimandando i programmi su alcune materie a tempi successivi, con evidente riduzione del loro apprendimento e rigida convivenza in collegio, con un mese di vacanza all’anno, un po’ come i “seminari minori” cattolici di un tempo.
Nelle madrase si studia il Corano, la tradizione della Sunna, la lingua araba, il diritto della Sharjah e altre materie religiose, e sono frequentate da ragazzi di qualunque età, a volte in gruppi di decine, o anche fino a 500 come a Groznyj, con 429 pedagoghi dedicati. Le madrase private sono viste con scarso favore, non essendo sotto il controllo dell’amministrazione musulmana centrale, e si cerca sempre più di chiuderle o di inserirle nella rete ufficiale.
Gli istituti superiori invitano spesso insegnanti da tutto il mondo islamico, Giordania, Malaysia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Siria, Egitto e altri. A maggio ha tenuto alcune lezioni lo sceicco Isam At-Tunisi, prestigioso teologo attivo in Siria ed Egitto, e in seguito sono giunti il segretario generale dell’Organizzazione per la Collaborazione Islamica, Husein Ibrahim Taha, e lo sceicco Jahja Al-Gawsani, che si sono complimentati per i successi della Cecenia nello studio e la diffusione delle conoscenze islamiche alle nuove generazioni. Anche il Gran Muftì della Cecenia, Salakh Mežiev, incontra spesso gli studenti e tiene cicli di lezioni, come quelle sul Ramadan nella vita dei musulmani.
Mežiev non è soltanto il principale muftì, ma anche un consigliere del presidente Ramzan Kadyrov, agendo più da politico che da religioso, come commentano in forma anonima alcuni imam in Cecenia. L’amicizia con il capo della repubblica lo rende inattaccabile e incute timore anche su chi vorrebbe porre questioni sulla vita di fede. Secondo le opinioni di molti, la ristrettezza delle forme di insegnamenti in questi vari istituti non fa altro che esprimere una “variante rigida del sufismo”, che nella mente dei giovani viene ulteriormente radicalizzata con l’accesso alle varie fonti e siti islamici sulla rete internet. Secondo l’attivista del movimento ceceno in Europa “Forza unitaria”, Sajkhan Muzaev, questa impostazione del Muftiat conduce in realtà “all’istupidimento popolare, in modo personalizzato”.
Gli sceicchi e le alte personalità invitate dall’estero, secondo alcuni commentatori, servono soltanto a celebrare il prestigio e il potere dei gerarchi locali, tanto più che “la maggior parte degli ospiti di riguardo sono degli Asharity”, osserva Muzaev, cioè devoti seguaci del compagno di Maometto Abu Musa Al-Ash’ari, una scuola di pensiero islamica risalente al X secolo che ha caratteristiche ancora più rigide rispetto ad altre forme, per cui “ogni pensiero divergente viene cancellato dal nome di Allah”. Il presidente Kadyrov, il cui stato di salute appare in continuo peggioramento, prepara la successione non solo con i parenti e gli amici, ma soprattutto con la politica ideologico-religiosa di un islam ceceno “superiore a tutto il mondo”.
06/05/2023 09:00