18/09/2006, 00.00
INDIA
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Leader musulmani indiani: "Grande gesto di pace da parte del Papa"

Il presidente dell'Unione musulmani del Kerala e la guida spirituale degli sciiti di Lucknow esprimono rispetto ed ammirazione per la decisione di Benedetto XVI. Vescovi indiani sottolineano la grande stima sempre espressa dal pontefice per le religioni di tutto il mondo.

Mumbai (AsiaNews) – I leader religiosi musulmani dell'India hanno "accolto con gioia" il chiarimento di Benedetto XVI riguardo al controverso discorso pronunciato il 12 settembre scorso all'Università di Regensburg, e lo hanno definito "un grande segno di tolleranza e pace".

Panakkad Syed Mohammedali Shihab Thangal, presidente dell'Unione musulmani del Kerala, dice: "Siamo molto felici che il Papa abbia offerto dei chiarimenti. È stato un grande segno di tolleranza religiosa e di pace. Lo rispettiamo per ciò che ha fatto".

Il mondo musulmano ha protestato con violenza perchè ha attribuito al Papa le parole dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo – "dall'Islam nella storia è venuto solo male" - citate nel corso di un discorso all' università di Ratisbona. A causa di questa frase, riportata dai media nazionali fuori contesto e maltradotta, la comunità musulmana indiana ha protestato con violenza contro il Papa e la comunità cristiana.

Nel corso dell'Angelus di ieri, Benedetto XVI ha precisato che quella frase non esprime il suo pensiero. La lettura del testo integrale della prolusione del papa mostra – come ha precisato il card. Bertone, segretario di stato - che il pontefice voleva soltanto mostrare "un chiaro e radicale rifiuto della motivazione religiosa della violenza, da qualunque parte essa provenga".

Sul passo del discorso incriminato, Thangal aggiunge: "Sono sicuro che Benedetto XVI non avrebbe mai detto qualcosa in maniera deliberata per offendere i musulmani. Ora che ha spiegato la prospettiva in cui andava inserita quella frase, è tutto a posto".

Anche Maulana Kalbe Jawaad, religioso sciita che la scorsa settimana ha condannato il discorso del pontefice, ha cambiato idea. Da Lucknow, dove guida la comunità musulmana locale, dice: "Abbiamo chiesto le scuse del Papa perché il suo discorso ha colpito i sentimenti di milioni di musulmani in giro per il mondo. Ora che la controversia è stata chiarita, non vogliamo più criticarlo".

Per i vescovi indiani "il Papa ha sempre mostrato una grande stima per tutte le religioni e le culture del mondo: lo si vede da tutti i discorsi che ha pronunciato, sin dall'inizio del suo pontificato… In alcun modo ha voluto offendere i sentimenti religiosi dei nostri fratelli musulmani che vivono in tutto il mondo. Al contrario, ha sempre cercato di creare un'atmosfera in cui sia assicurata una maggiore unità fra le religioni e cooperazione fra le culture".

La dichiarazione, espressa in un comunicato a firma del segretario generale della Conferenza episcopale indiana mons. Stanislaus Fernandes, invita infine le comunità religiose di tutto il mondo a "guardare ad un futuro comune di pace".

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