16/11/2025, 13.39
VATICANO
Invia ad un amico

Leone XIV: 'Responsabili delle nazioni, ascoltate il grido dei poveri'

Oggi, Giornata Mondiale dei Poveri, Prevost ha pranzato in Aula Nervi con 1300 persone povere e marginalizzate. L'omelia nella basilica di San Pietro: "Non ci potrà essere pace senza giustizia". Dopo l'Angelus il dolore per gli attacchi nella "martoriata Ucraina": "Vittime e feriti tra cui bambini". Sui cristiani discriminati nel mondo: "Chiamati a dare testimonianza della verità".

Città del Vaticano (AsiaNews) - Come non accade spesso negli ultimi mesi a causa dei numerosi appuntamenti giubilari, oggi, Giornata Mondiale dei Poveri, a mezzogiorno papa Leone XIV si è affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico Vaticano per l’Angelus. “Ringrazio quanti nelle diocesi e nelle parrocchie hanno promosso iniziative di solidarietà con i più disagiati”, ha affermato. “Riconsegno l’esortazione apostolica Dilexi te, Ti ho amato, sull’amore verso i poveri, documento che papa Francesco stava preparando negli ultimi mesi di vita e che con grande gioia ho portato a termine”. A queste parole, al ricordo di Bergoglio, un applauso si è levato dai numerosi fedeli presenti in piazza San Pietro.

Oggi papa Leone XIV ha pranzato con circa 1300 persone con vulnerabilità nell’Aula Paolo VI, seguendo l'abitudine di Bergoglio. Pasto oggi organizzato dalla comunità di San Vincenzo, a 400 anni dalla nascita del fondatore. Persone marginalizzate, tra cui una rappresentanza della comunità di persone trans accompagnate da don Andrea Canoccia e sr. Genevieve Jeanningros, che con papa Francesco intrattenevano un legame di affetto e amicizia. “La povertà interpella i cristiani, ma interpella anche tutti coloro che nella società hanno ruoli di responsabilità”, ha affermato stamane nell’omelia della messa presieduta nella basilica petrina. L’esortazione rivolta ai Responsabili della nazioni del mondo è di “ascoltare il grido dei più poveri”. “Non ci potrà essere pace senza giustizia e i poveri ce lo ricordano in tanti modi, con il loro migrare come pure con il loro grido tante volte soffocato”, ha detto.

“Non possiamo abituarci alla guerra e alla distruzione!”, ha affermato Prevost dopo la recita della preghiera mariana. Il pontefice ha manifestato “dolore” per le notizie degli attacchi sulla “martoriata Ucraina”, che “causano vittime e feriti tra cui anche bambini, e ingenti danni alle infrastrutture civili. Lasciando le famiglie senza casa mentre il freddo avanza”. “Preghiamo insieme per una pace giusta e stabile”, ha aggiunto. Un altro applauso si è levato appena udita l’espressione quasi immancabile negli appelli internazionali di papa Francesco: “martoriata Ucraina”. 

Prima dell’Angelus, commentando il Vangelo del giorno (Lc 21,5-19), ha detto: “Le parole di Gesù attestano che i disastri e i dolori della Storia hanno un termine. Mentre è destinata a durare per sempre la gioia di coloro che riconoscono in lui il Salvatore”. Dopo la preghiera mariana è tornato sulle sue parole: “Anche oggi in diverse parti del mondo i cristiani subiscono discriminazioni e persecuzioni”. Il papa ha citato “Bangladesh, Nigeria, Mozambico, Sudan”. 

Ma è anche da altri Paesi della Terra, Asia compresa, che giungono “notizie di attacchi a comunità e luoghi di culto”, a sottolineare le fatiche delle persone cristiane. “Dio è padre misericordioso e vuole la pace tra tutti i suoi figli”, ha aggiunto Leone XIV dopo l’Angelus. Assicurando la propria preghiera alle famiglie nel Kivu, Repubblica Democratica del Congo, dove un attentato terroristico nel villaggio di Byambwe, la scorsa settimana ha causato 20 vittime: “Preghiamo che cessi ogni violenza, e i credenti collaborino per il bene comune”.

Poi, Prevost ha ricordato il “suo” Perù, pregando per le 37 vittime di un incidente stradale nel sud del Paese, con un bus precipitato in un burrone, nei pressi della località di Ocoña. “In questo giorno ricordiamo anche tutti coloro che sono morti in incidenti stradali causati troppo spesso da comportamenti irresponsabili. Ognuno faccia su questo un esame di coscienza”, ha aggiunto. E poi ha richiamato la Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, vissuta oggi dalla Chiesa italiana. La partecipazione del papa in questa iniziativa è “perché cresca la cultura del rispetto, come garanzia di tutela delle dignità di ogni persona, specialmente dei minori e dei più vulnerabili”, ha detto.

Prima dell’Angelus Leone XIV ha ricordato che “la persecuzione dei cristiani [...] non accade solo con le armi e i maltrattamenti, ma anche con le parole, cioè attraverso la menzogna e la manipolazione ideologica”. E - ricordando le parole di Gesù, che nel Vangelo odierno afferma “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita” - ha continuato: “Soprattutto quando siamo oppressi da questi mali, fisici e morali, siamo chiamati a dare testimonianza alla verità, che salva il mondo, alla giustizia che riscatta i popoli dall’oppressione, alla speranza che indica per tutti la via della pace”.

Il pontefice agostiniano ha aggiunto: “Non restiamo impotenti davanti al dolore, perché Egli stesso ci dà parola e sapienza. E per operare sempre il bene con cuore ardente”. A partire dell’esempio dei martiri, i quali ricordano “che la grazia di Dio è capace di trasfigurare perfino la violenza in segno di redenzione”. 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Papa a 32 nuovi sacerdoti: 'Siate vicini al gregge, senza fare differenze'
27/06/2025 13:44
Leone XIV compie 70 anni. All'Angelus: 'Dio trasforma la croce in strumento di vita'
14/09/2025 13:44
Papa: Dio visita gli inferi dell'esistenza 'in punta di piedi'
24/09/2025 13:02
Leone XIV ai catechisti: 'Diventare piccoli per intuire e servire i sogni di Dio'
28/09/2025 14:07
Leone XIV, no ai 'cristiani delle occasioni'. 'Tutti siamo chiamati alla missione'
06/07/2025 13:35


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”