28/11/2023, 09.30
CINA
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Liangliang e Lijun: la crisi del debito cinese sulla pelle di una famiglia

di John Ai

Le vicissitudini di una coppia dell'Henan tra gli argomenti più discussi sui social network cinesi. Dopo aver pagato un prezzo elevato per un appartamento non finito, sono stati picchiati per le loro denunce e i loro video sui social network censurati. Alla fine hanno deciso di tornare nella loro città natale. Un commento sul web - alludendo a un celebre slogan di Xi Jinping - dice con amarezza che "i cittadini più diligenti, rispettosi della legge e ottimisti non sono degni del sogno cinese".

Pechino (AsiaNews) - Liangliang e Lijun sono una normale giovane coppia che vive nella provincia centrale cinese dello Henan e che ama condividere la propria vita sui social network. Sono fiduciosi nella società e hanno fatto le cose giuste considerate dalla società: si sono sposati e hanno comprato un nuovo appartamento. La loro vita è stata completamente sconvolta dal fatto che l’edificio è rimasto incompiuto. Sono stati picchiati dal promotore immobiliare e i loro account sui social network sono stati censurati. La sfortuna della giovane coppia è uno degli argomenti più discussi in Cina, poiché la sofferenza della famiglia riflette il grave problema della società: i debiti.

Ora la coppia ha deciso di lasciare il proprio lavoro a Zhengzhou, capoluogo della provincia di Henan, e di tornare nella propria città natale dopo che i loro account sui social network sono stati bloccati a metà novembre. Un famoso blogger ed editorialista Ma Qian Zu ha commentato che “i cittadini più diligenti, rispettosi della legge e ottimisti non meritano il sogno cinese”, alludendo allo slogan politico proposto dal leader cinese Xi Jinping un decennio fa che si riferisce al ringiovanimento nazionale.

I loro problemi risalgono al novembre 2021, quando la coppia ha acquistato con un prestito un appartamento in un progetto ancora in costruzione. Hanno pagato l'acconto con anni di risparmi e si aspettavano il completamento dell'edificio. Nell'estate del 2022, il promotore immobiliare Sunac era in crisi di liquidità. Il progetto dell'appartamento si è fermato, ma la coppia ha dovuto continuare a restituire i prestiti pur non potendo trasferirsi nella nuova casa. Durante la pandemia, la famiglia ha subito una diminuzione degli stipendi e ritardi nei pagamenti. Mentre la costruzione del progetto abitativo è stata sospesa, l'anno scorso è nata la figlia. La coppia ha creato degli account sui social network "Liangliang e Lijun" per raccontare la loro vita e si è anche recata spesso al cantiere per vedere se il progetto progrediva. I loro account hanno attirato molta attenzione online.

Quest'estate le cose sembravano andare meglio. L’immobiliare Sunac ha ottenuto un ulteriore prestito dalla banca e la costruzione è ripresa. Ha beneficiato di una ristrutturazione del debito che ha fatto proseguire i progetti. La coppia si è però ricordata che il promotore immobiliare aveva promesso un cashback di 20000 yuan (circa 2570 euro) sull'acconto. Hanno quindi deciso di recarsi presso la società per chiedere il rimborso promesso. Mentre stavano girando un video nei pressi dell'azienda, sono stati aggrediti dai membri del personale della società e il telefono è stato sequestrato. L'incidente ha subito suscitato discussioni online.

La stazione di polizia locale di Zhengzhou ha annunciato di aver punito l'aggressore secondo la legge. I coniugi Liangliang e Lijun hanno dichiarato in un video di essere soddisfatti della decisione della polizia, ma le loro vicissitudini non sono finite. Hanno caricato un altro video in cui Liangliang, l’uomo, era imbavagliato per dire che non gli era permesso di parlare. Da quel momento i loro video sono stati censurati dai social network.

Alla fine la coppia un mese fa ha deciso di lasciare il lavoro a Zhengzhou e di tornare nella città natale. Lijun ha detto che voleva solo una vita sicura ed era preoccupata per la sicurezza della figlia. Inoltre, l'azienda di Liangliang aveva ricevuto una telefonata dal governo locale che ha fatto pressione sull'azienda per accelerare il processo di dimissioni.

L'industria immobiliare rappresenta circa il 30% del PIL cinese. La crisi del debito e i suoi fallimenti sono emersi l'anno scorso, lasciando progetti abitativi incompiuti in tutto il Paese. In Cina, i promotori immobiliari sono autorizzati a vendere gli immobili prima della costruzione, il che ha fatto cadere numerosi acquirenti di case nel dilemma di dover ancora pagare i debiti alla banca. Le proteste sono scoppiate in diverse città l'anno scorso e i debiti sono visti dalle autorità cinesi come un fattore di disordine sociale.  "Ultima generazione" è diventato lo slogan disperato dei giovani in Cina. Di fronte agli alti costi degli alloggi e della nascita di un figlio, sempre più giovani cinesi scelgono di non averne. L'anno scorso è diventato virale un video in cui un uomo che si rifiutava di essere portato in un campo di quarantena veniva avvertito dalla polizia che "la punizione colpirà tre generazioni della tua famiglia". L'uomo ha risposto: "Noi siamo l'ultima generazione". 

Di fronte al calo demografico le autorità stanno cercando di aumentare il tasso di fertilità. A settembre, la città di Zhengzhou aveva annunciato un sussidio per le famiglie che mettono al mondo figli. Due mesi dopo, alcuni genitori di neonati hanno chiesto questi fondi al governo, ma è stato loro risposto che il fondo non esiste.

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