10/11/2016, 08.20
CINA - VATICANO
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L’ordinazione “tranquilla” di mons. Pietro Ding Lingbin, vescovo di Changzhi

di Maria Yuan

Vi hanno partecipato circa 2mila persone; molti non cristiani hanno assistito dalla strada. La sicurezza è stata blanda. Alla vigilia le regole imposte erano molto strette. Tutti i vescovi ordinanti sono in comunione col papa. Il mandato della Santa Sede letto in privato; quello del Consiglio dei vescovi cinesi letto in pubblico.

Changzhi (AsiaNews) – Questa mattina alle 8 si è svolta in modo “molto tranquillo” l’ordinazione episcopale di mons. Pietro Ding Lingbin (丁玲斌) a vescovo di Changzhi (Shanxi). Mons. Ding, 54 anni, è una vocazione adulta e da giovane si è laureato in medicina e ha lavorato come medico nell’ospedale della città.

Almeno 2mila persone hanno partecipato alla cerimonia, fra cui un centinaio di sacerdoti e decine di suore giunti anche dalle diocesi vicine. Diverse centinaia di fedeli erano presenti nella chiesa, mentre la maggioranza ha partecipato dall’esterno. Molti i curiosi non cristiani nella strada davanti alla cattedrale del Sacro Cuore, dove si è svolto il rito.

I fedeli hanno potuto entrare in chiesa e partecipare alla funzione senza molti problemi. Una fonte di AsiaNews ha detto che “la sicurezza era molto blanda”. Nei giorni precedenti le autorità locali avevano messo condizioni molto strette per la partecipazione: esibire un pass, mostrare documento di identità, divieto di portare smartphone e fare foto, ecc… Invece questa mattina la gente ha potuto entrare in chiesa e radunarsi senza troppi problemi. E alla fine della cerimonia in molti hanno scattato foto con il loro telefonino. “Forse è perché le autorità civili si sono convinte che noi volevamo solo partecipare alla messa”, ha commentato una fonte di AsiaNews. “E poi, se avessero fermato le persone, è probabile che avrebbero suscitato l’ira dei fedeli”.

I vescovi ordinanti erano tutti in comunione col papa: mons. Giuseppe Li Shan, arcivescovo di Pechino, il presidente della celebrazione; mons. Meng Ningyou di Taiyuan (Shanxi); mons. Wu Junwei di Yuncheng (Jiangzhou, Shanxi), mons. Li Shuguang di Nanchang (Jiangxi); mons. Zhang Yinlin di Anyang (Henan). Ha partecipato anche il vescovo emerito della diocesi di Changzhi, mons. Jin Daoyuan.

Nelle scorse settimane, all’annuncio di questa ordinazione, vi sono state voci secondo cui essa era il primo frutto di un “imminente” accordo fra Cina e Vaticano, impegnati da anni in un dialogo per trovare un percorso comune nella nomina e nell’ordinazione dei vescovi. In realtà, mons. Ding era stato approvato dalla Santa Sede oltre due anni fa, ancora prima di qualunque accordo. Il benestare di Pechino è giunto nelle scorse settimane. Due anni fa la diocesi ha ricevuto in visita Wang Zuoan, il direttore dell’Amministrazione statale per gli affari religiosi.

Come accade da diversi anni, la lettera del mandato papale a mons. Ding è stata letta in privato, ai sacerdoti; in pubblico è stata letta la lettera del Consiglio dei vescovi cinesi.

Alla fine della cerimonia, mons. Ding ha ringraziato i vescovi, i sacerdoti, le religiose e i fedeli presenti alla cerimonia, oltre ai funzionari del Fronte unito e dell’Ufficio affari religiosi lì presenti. “Naturalmente – dice la fonte di AsiaNews – ha ringraziato il papa nel cuore”.

(Foto: Diocesi di Changzhi)

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